LogoDerutaToniaccini: “una scelta a sostegno di famiglie e imprese”
(UNWEB) Deruta. Ammontano a € 97.538,41 le risorse provenienti dal bilancio comunale destinate a mantenere invariate le tariffe Tari: “La giunta comunale – rende noto il sindaco di Deruta, Michele Toniaccini - con il supporto della maggioranza in Consiglio comunale ha deciso di stanziare una somma rilevante per sostenere famiglie e imprese in questo difficile momento storico che stiamo vivendo. Con queste risorse, le tariffe 2021 resteranno invariate rispetto al 2020”.


Le risorse – come ha spiegato l’assessore al Bilancio, Francesca Marchini, durante l’ultimo Consiglio comunale - si sono rese disponibili in seguito alla rendicontazione del Fondo Funzioni Fondamentali (175.422,96€, residuano 77.884,55€).
“Abbiamo sempre mostrato con i fatti – prosegue Toniaccini - grande e concreata attenzione alle necessità dei cittadini e delle aziende del territorio, ancor più in questo momento di crisi pandemica”. L’assessore Marchini ricorda anche “i tre bandi del 2020 riguardanti le agevolazioni: anche per questa annualità, saranno messe a disposizione ulteriori importanti risorse. Anche grazie all’azione portata avanti dal sindaco, in qualità di presidente di ANCI Umbria, è stata sostenuta l’istanza degli Enti locali che ha portato a stanziare 600 milioni a livello nazionale a favore delle partite IVA (Decreto Sostegni bis). Per il nostro Comune di Deruta sono previsti €87.956. In seguito alla definizione delle tariffe TARI, la giunta intende proseguire nelle attività a beneficio sia delle partite IVA più danneggiate dalle chiusure forzate per il COVID, sia per i nuclei familiari più deboli, allargando la platea dei beneficiari, con appositi bandi”.
Sindaco e assessore evidenziano come “l’Auri, l’ente territorialmente competente alla validazione dei piani economico finanziari dei Comuni, ha comunicato il Piano economico finanziario 2021. L’elaborazione del Piano finanziario è in gran parte sottratta all’autonomia dei Comuni, poiché, a differenza dei piani precedenti, questo è elaborato principalmente considerando i costi storici del biennio antecedente e non il costo del servizio previsto per il 2021. Con l’applicazione del metodo ARERA vi è una scarsa possibilità di agire sui costi operativi previsti per l’anno in corso. In capo ai Comuni resta di poter intervenire con proprie risorse di bilancio per incidere sul costo del PEF”.