incontro PAC"Nuova PAC 2023-2027": Obiettivi, Opportunità e Criticità. Cosa cambia e l'impatto sulle imprese agricole. Questo il titolo del confronto con oltre 400 imprenditori organizzato da Coldiretti Umbria a Terni, per fornire importanti indicazioni operative.

(UNWEB) Il Presidente regionale Coldiretti Albano Agabiti ha innanzitutto sottolineato la necessità di impiegare al meglio le risorse a disposizione, da utilizzare fino all'ultimo. Nel ribadire le esigenze odierne delle aziende, alle prese con costi in forte aumento, anomalie del clima e minacciate dalla deriva del cibo sintetico, Agabiti ha evidenziato come occorra puntare su una loro indifferibile sostenibilità economica. Proseguirà l'impegno di Coldiretti, anche a livello europeo - ha aggiunto Agabiti - per la tutela dell'ambiente, della biodiversità e per la qualità e sicurezza delle produzioni, così come per un accorciamento e per una vera integrazione delle filiere che facciano perno sulla territorialità. Sempre più fondamentali saranno inoltre, l'autoapprovvigionamento energetico, la difesa dai cambiamenti climatici e la gestione del rischio in agricoltura. Con la nuova Pac - ha precisato - siamo di fronte a varie opportunità per tutti i tipi di impresa, che si adattano pure a tante nostre realtà. Un focus del Presidente Agabiti anche sul PSR, con l'importanza rivestita in quest'ambito dal "tetto agli investimenti", dalle risorse per i giovani che fanno vera agricoltura, dalle "misure a superficie", così come dall'innovazione.

A coordinare i lavori, il Direttore di Coldiretti Umbria Mario Rossi che ha ripercorso le tappe di avvicinamento al testo definitivo di questa Pac, ma anche le battaglie dell'Organizzazione agricola, per mantenerne la dotazione finanziaria, per attenuare gli effetti della convergenza del valore dei titoli da rendere più graduale e per il sostegno ai giovani imprenditori. Intanto - ha ricordato Rossi - a cambiare pesantemente in questi anni è stata la situazione economica mondiale, che ha accentuato le difficoltà del settore, con tante aziende a rischio chiusura per una concomitanza di avversità e che per questo vanno sostenute. Questo è il primo di oltre 20 incontri programmati su tutto il territorio regionale - ha aggiunto - perché c'è necessità di far comprendere alle imprese, quale sarà la versione definitiva della nuova Pac.

In questo periodo gli agricoltori stanno effettuando le semine dei cereali autunno-vernini e si pongono molte domande sul sostegno e sugli impegni della nuova Pac 2023-2027 - ha affermato Angelo Frascarelli, Presidente Ismea e Docente di Politica Agroalimentare dell'Università di Perugia. La nuova Pac - ha spiegato Frascarelli - introduce un sistema di 5 pagamenti: pagamento base, ecoschemi, ridistributivo, giovani agricoltori e sostegno accoppiato. Le risorse finanziarie sono le stesse della Pac precedente (7,3 miliardi annui per l'Italia), ma ci sono agricoltori che avranno un aumento dei pagamenti ed altri agricoltori che avranno una diminuzione, perché la nuova Pac è più selettiva. Le novità della Pac 2023-2027 che influiscono sulle scelte colturali autunnali - ha aggiunto Frascarelli - sono principalmente due: la condizionalità rafforzata, in particolare le BCAA 7 e 8; l'ecoschema 4, che riguarda i seminativi. Le Bcaa e gli ecoschemi si applicano giuridicamente dal 1° gennaio 2023, ma di fatto influenzano le scelte delle prossime semine autunnali ed hanno un impatto notevolissimo sugli ordinamenti colturali nei seminativi.

Per Lorenzo Belcapo, Responsabile Tecnico Caa Nazionale Coldiretti, la vera sfida della nuova programmazione sarà riuscire a spendere tutte le risorse. Non c'è una Pac uguale per tutti - ha spiegato Belcapo - dobbiamo riuscire a capire ciò che è meglio per ogni azienda e le opportunità da cogliere. Il nostro obiettivo - ha aggiunto - è quello di far ricevere loro quanto gli compete, ma nel rispetto degli impegni, tenendo ben presente la sostenibilità economica delle imprese.

Anche per Roberto Morroni Vice Presidente e Assessore all'Agricoltura della Regione Umbria, siamo alla vigilia di un quinquennio importante, con una dotazione finanziaria rilevante da utilizzare nel modo migliore. Sviluppo è la parola chiave: le risorse devono servire a far crescere il sistema, a cambiare marcia. Siamo impegnati - ha riferito Morroni - ad accelerare i processi, consapevoli dell'importanza di andare veloci e mettere a disposizione delle imprese le risorse. Ci sono tante sfide e cambiamenti in corso, ma anche tante opportunità da saper cogliere, pure puntando sull'aggregazione.

Tra i relatori Franco Garofalo, Autorità di Gestione PSR Regione Umbria, che ha chiarito come l'obiettivo è quello di utilizzare al meglio le risorse pubbliche, per farle arrivare nel più breve tempo possibile agli agricoltori, evitando ritardi. Per le domande PSR 2022 - ha ricordato tra l'altro - stiamo lavorando affinché i saldi arrivino entro la fine di quest'anno.