agriturismo(UNWEB) Sono oltre mezzo milione le presenze dei vacanzieri italiani che hanno scelto di alloggiare negli agriturismi nel Ponte dell’Immacolata spinti dalla ricerca del buon cibo ma anche dalla collocazione favorevole della festività. È quanto emerge dalle prime stime di Coldiretti e di Terranostra Campagna Amica per la ricorrenza dell’8 dicembre che rappresenta il primo vero banco di prova per il turismo di Natale.

Giornate importanti anche per il turismo regionale, con l’agriturismo sempre più al centro delle scelte dei vacanzieri e nelle abitudini dei cittadini, grazie alla capacità di offrire servizi diversificati, innovativi e sostenibili - sottolinea Elena Tortoioli Presidente Terranostra Umbria, l’associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti che raggruppa gli agriturismi della rete di Campagna Amica.

La multifunzionalità agricola - aggiunge Tortoioli - si sta rivelando fondamentale nel segmento turistico, grazie alla sostenibilità del nostro lavoro, pure in chiave ambientale, alla riscoperta delle identità locali, a distintività e autenticità, con un modello sempre più appetibile e vincente, che permette di vivere esperienze di vera vita di campagna.

Una scelta dettata da una rinnovata spinta - sottolinea Coldiretti - a un turismo di prossimità, con la riscoperta dei piccoli borghi e dei centri minori nelle campagne italiane che vengono apprezzati da molti dei 13,3 milioni di italiani che saranno in viaggio durante il Ponte dell'Immacolata secondo Federalberghi.

Le strutture hanno peraltro incrementato l’offerta con servizi per sportivi, nostalgici delle tradizioni, curiosi e ambientalisti, ma anche con attività culturali. Senza dimenticare le attività più strettamente legate al Natale come i corsi di cucina per la preparazione delle specialità delle feste o le lezioni di addobbo per l’allestimento dell’albero. Ma è la cucina a restare l’attività più apprezzata dagli ospiti degli agriturismi che conservano ricette della campagna tramandate da generazioni, in un Paese come l’Italia dove un circa un terzo del budget delle vacanze è abitualmente destinato alla tavola.

A disposizione in Umbria, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat, 1414 strutture, con 463 dedite alla ristorazione, 349 alla degustazione e 1.178 ad altre attività. Circa un agriturismo su cinque (256) si trova in montagna, mentre il 46,3 per cento è gestito da donne. I posti letto sono 25.386, mentre quelli a tavola sono 21.476. Accanto ad alloggio e ristorazione, ma anche alla semplice degustazione, non mancano le attività sportive e naturalistiche suggerite dalle aziende agrituristiche. L’agriturismo umbro ha un peso del 38,3% sul comparto extralberghiero regionale (media nazionale 10,1%). Oltre il 98% dei comuni umbri ospita almeno un’azienda agrituristica.