Agriturismo prodotti PasquaA trainare, il turismo esperienziale nelle imprese agricole

(UNWEB) In Umbria Pasqua e Pasquetta all’insegna dell’agriturismo, con buoni segnali per tante strutture, grazie a pernottamenti, pranzi e visite, di turisti italiani e stranieri che sceglieranno di passare i giorni di festa in campagna tra cibo di qualità e natura. È quanto riferisce Terranostra Umbria, l’associazione agrituristica e ambientale di Coldiretti che raggruppa gli agriturismi della rete di Campagna Amica, sulle previsioni delle presenze di visitatori nella nostra regione per i prossimi giorni di festa, con il last minute decisivo vista pure l’incertezza meteo. A livello nazionale l’analisi di Coldiretti/Terranostra Campagna Amica prevede oltre 1,6 milioni di presenze complessive, per una crescita vicina al +10% rispetto allo scorso anno.

Prosegue il periodo di grande fermento per il turismo rurale - commenta Elena Tortoioli Presidente regionale Terranostra. A fare da traino il crescente interesse verso forme di turismo esperienziale, che vanno oltre la semplice ospitalità. L’enoturismo registra un netto incremento delle presenze, ma si evidenziano anche importanti segnali di crescita per birraturismo, oleoturismo e turismo caseario, con visitatori sempre più curiosi di scoprire i segreti delle produzioni tipiche direttamente dai produttori e di immergersi in attività originali che vanno dal wellness alle attività sportive, fino ai corsi di cucina. L’agriturismo - prosegue Tortoioli - si conferma così non solo una scelta di relax e gusto, ma anche un’esperienza culturale e sensoriale, capace di promuovere le produzioni locali e sostenere i territori. La crescita degli agriturismi infatti - ribadisce Tortoioli - riveste un grande valore per lo sviluppo economico e sociale, pure delle aree interne, con la multifunzionalità delle imprese che agevola modelli turistici integrati. Un motore di rinascita per i piccoli borghi e le campagne, simbolo di sostenibilità ed identità, capace di raccontare il nostro territorio. Come Coldiretti e Terranostra, rafforziamo il nostro impegno per sostenere le imprese agricole: formazione e promozione, tra le priorità al centro del nostro lavoro, che prosegue anche in questo periodo, con una serie di incontri in tutta l’Umbria con i nostri operatori.

La cucina a chilometri zero resta una delle ragioni principali per scegliere l’agriturismo: le tavole della Pasqua - ricorda Sandro Acciarini dell’agriturismo La Maestà di Foligno - offrono una grande varietà di cibi della tradizione: dalla ciaramicola, dolce tipico perugino, alla pizza dolce di Pasqua caratteristica anche del ternano, fino alla torta di Pasqua, nota anche come pizza al formaggio. Oltre alle immancabili uova, difficile rinunciare ad accompagnare le torte, anche al testo, con i salumi del territorio, fare a meno dei classici primi fatti in casa, o alla delicatezza della carne d’agnello locale e ai formaggi nostrani; l’ampia scelta di vini del territorio completa i menù delle famiglie, da arricchire con il nostro prezioso olio extravergine di oliva. Il turismo pasquale, rappresenta un primo banco di prova in vista dei prossimi ponti di primavera ma anche per la stagione estiva. Gli agriturismi - conclude Acciarini - svolgono un ruolo centrale nella vacanza made in Umbria e pure per la promozione dei “sigilli” della biodiversità agricola: prodotti rari e antichi, spesso salvati dall’estinzione e riportati sulle tavole grazie all’impegno del mondo agricolo.

L’agriturismo conta in Umbria, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Istat (2023), 1.307 strutture, con 439 dedite alla ristorazione, 335 alla degustazione e 518 ad altre attività. Circa un agriturismo su sei (222) si trova in montagna, mentre il 44,8 per cento è gestito da donne. I posti letto sono 21.402, mentre quelli a tavola sono 14.777. Accanto ad alloggio e ristorazione, ma anche alla semplice degustazione, non mancano le attività sportive e naturalistiche suggerite dalle aziende agrituristiche. Importante il turismo dei cammini che si stanno consolidando come una delle principali tendenze del turismo lento, offrendo brevi vacanze all’insegna della scoperta dei territori umbri. Cammini, ciclovie, ippovie, sentieri e vie di pellegrinaggio costituiscono una rete fitta di percorsi che permettono di esplorare gli angoli più nascosti.