Cna intervento Coletti(UNWEB) ORVIETO – Il "Sistema pensionistico italiano, pregi e difetti": di questo si è parlato nel corso dell'ultimo convegno regionale, promosso dalla Cna Pensionati Umbria, che si è tenuto venerdì pomeriggio (2 dicembre) presso la sala del Consiglio Comunale di Orvieto, gremita per l'occasione. Erano presenti all'iniziativa Sergio Ginebri, professore dell'Università degli studi Roma 3 - Centro Europeo Ricerche, Maria Beatrice Tragni, segretario nazionale Cna pensionati, Fabiano Coletti, funzionario Cna Umbria, Manola Martellotti, direttore provinciale Terni e coordinatore regionale patronato Epasa Itaco, Monia Burani, direttore provinciale Perugia patronato Epasa Itaco, Claudio Pagliaccia, responsabile Cna Orvieto, Giuseppe Germani, sindaco di Orvieto.

Ha coordinato i lavori Giancarlo Fucili, presidente Cna Pensionati Umbria, che ha espresso parole positive sul lavoro fatto in questi ultimi anni da Roberto Giannangeli (assente per impegni istituzionali), direttore Cna Umbria, che "ha promosso un processo di riorganizzazione riuscendo ad unificare la struttura in tutta la regione. Un risultato - ha detto ancora Fucili - che ha permesso alla Cna di aumentare il numero di iscritti, sia imprenditori sia pensionati, che hanno avuto modo di verificare l'operato della nostra organizzazione, sempre attenta alle loro necessità". Attualmente la Confederazione Nazionale dell'Artigianato e della Piccola e Media Impresa umbra ha circa 7mila associati lavoratori ed oltre 6mila pensionati.

Subito dopo Giuseppe Germani ha portato i saluti della città di Orvieto, dove la Cna opera in maniera molto attiva. "Grazie alla collaborazione con la vostra Confederazione - ha sottolineato - siamo riusciti a rigenerare un po' di aziende di giovani. Quello dell'artigianato e della media e piccola impresa è un settore da incentivare. Credo che la Cna faccia percepire di essere vicino a queste persone e stia contribuendo con un'attività positiva sul territorio".

Il primo intervento è stato fatto dal professor Sergio Ginebri che ha illustrato il rapporto sul "Fisco ed inadeguatezza dell'indicizzazione allargano il disagio fra i pensionati", promosso dal Centro Europa Ricerche ed il Cupla (Comitato Unitario Pensionati Lavoro Autonomo) e terminato lo scorso settembre. Dall'analisi effettuata è emerso che le condizioni di povertà fra i pensionati si sono aggravate negli ultimi anni e la causa è da attribuire al prelievo fiscale e all'inadeguatezza del meccanismo di indicizzazione delle pensioni. Far fronte al disagio sociale di questi soggetti significa affrontare le cause di quel disagio, cioè correggere le disparità di trattamento fiscale e porre rimedio alle inadeguatezze del sistema di rivalutazione automatica delle pensioni. Sul versante del meccanismo di indicizzazione occorrerebbe utilizzare un indice dei prezzi che rifletta maggiormente le caratteristiche del paniere di spesa dei consumatori poveri, in cui cioè sia adeguatamente ampio il peso di beni alimentari ed energetici. Inoltre, andrebbe utilizzato l'indice dei prezzi armonizzato per tutti i paesi dell'Unione europea (Ipca), abbandonando l'indice dei prezzi per le famiglie di operai e impiegati, che negli ultimi quindici anni ha registrato una minore inflazione cumulata pari al 4%.

I direttori provinciali del patronato Epasa Itaco, Manola Martellotti e Monia Burani, hanno parlato, rispettivamente, dell'evoluzione del sistema pensionistico italiano e delle maggiori richieste che vengono fatte ai patronati a causa delle continue riforme, che necessitato sempre maggiori competenze in materia previdenziale e velocità nell'elaborazione delle pratiche.

Fabiano Coletti, portando i saluti del direttore Roberto Giannangeli, ha sottolineato che la Cna Umbria con i suoi circa 14mila associati è la prima associazione di rappresentanza di imprese autonome.

Ha chiuso i lavori il segretario nazionale pensionati, Maria Beatrice Tragni, che ha parlato di "Cna come una realtà positiva vista l'attuazione di politiche adeguate per il territorio. Il lavoro che stiamo facendo con il Cupla - ha proseguito - vuole dare voce alle esigenze di tutti. Vogliamo far capire che l'Italia ha bisogno di ossigeno". Secondo Tragni, la Cna deve fare da trade union tra i cittadini e la politica. "Dobbiamo rappresentare di più - ha detto ancora - gli interessi dei nostri lavoratori e pensionati. Dobbiamo trasmettere il valore della rappresentanza cercando di dare un messaggio di speranza e di cambiamento. Dobbiamo trovare soluzioni per il futuro, per dare un'opportunità a tutti evitando grandi conflitti e dialogando con le istituzioni e la politica".