musica che cura(UNWEB) Perugia. Nella suggestiva cornice della Basilica di San Pietro, grazie al sostegno della Fondazione Agraria e del personale stesso della Basilica, la sera del 1° luglio si è tenuto un concerto speciale a sostegno della Fondazione Emo ONLUS, che da anni si dedica ai pazienti a􀆯etti da malattie emorragiche congenite rare in Umbria, Marche ed Emilia-Romagna.


Protagonista dell’evento è stato il trio A-Tempo, composto da Orietta Luporini al pianoforte, Valeria Barsanti al violino e Roberto Presepi al violoncello. Il programma musicale ha spaziato da Dvořák a Puccini, passando per Elizondo e Piazzolla, per concludersi con il toccante brano Rain, In Your Black Eyes. Il titolo del concerto, La musica che cura, riprende le parole del compianto Ezio Bosso, che credeva profondamente nel potere terapeutico della musica, soprattutto quando condivisa.
Ogni brano scelto ha seguito un filo conduttore: la capacità dell’essere umano di a􀆯rontare il dolore e le di􀆯icoltà con forza, dignità e bellezza. Uno spirito che riflette l’essenza della Fondazione Emo.
Nata a Macerata nel 2004, la Fondazione promuove la ricerca clinica e scientifica su emofilia, coagulopatie e trombosi. Svolge un’importante attività di prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione, o􀆯rendo anche supporto formativo agli operatori sanitari e informazione ai pazienti e alle loro famiglie. Opera non solo in Italia, ma anche in contesti fragili come l’Albania e la Palestina, dove le carenze sanitarie rendono tutto più di􀆯icile.
Dopo il concerto, la Fondazione continua il suo impegno con un evento formativo previsto per il 4 e 5 luglio, dal titolo “L’emofilia: malattia emorragica o ortopedica?”, che si terrà nella suggestiva cornice del Barton Park. In questa occasione sarà lanciato anche un innovativo progetto dedicato alla pratica del Tai Chi per pazienti emofilici, con l’obiettivo di migliorare il benessere fisico e mentale attraverso il movimento consapevole.
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Emanuela Marchesini, responsabile scientifico di Fondazione Emo
Alessandro Gringeri Presidente di Fondazione Emo