Umbertide Cambia(UNWEB) "Il ballottaggio, si sa, rappresenta i tempi supplementari delle elezioni o, forse, ancor meglio i calci di rigore finali. Volenti o nolenti bisogna tirarli per la vittoria. Perciò il ballottaggio è il più crudele dei sistemi elettorali, almeno per chi, pur partecipando, potrebbe non beneficiare della vittoria.
E questo sta accadendo ad Umbertide cambia. Gli elettori ci hanno si premiato, ma non in numero sufficiente per un cambiamento vero e responsabile. Pertanto, domenica 24 giugno ci troveremo a votare per evitare un danno piuttosto che acquisire un vantaggio. Del resto, se ben analizziamo, Umbertide cambia ed Umbertide partecipa rappresentano insieme quasi il 40% dell’elettorato, equamente ripartito. Le coalizioni di centro sinistra e centro destra, al ballottaggio, contano invece rispettivamente il 25,38% e il 19,28%. Cosa significa? Che il ballottaggio dovrebbe essere espressione significativa di un governo per il cambiamento. Dato che Umbertide cambia non ha mai avuto e non ha alcun rapporto col Pd, a differenza di quanto sostenuto in maniera volutamente bugiarda e vigliacca da molti, è evidente che la via maestra per il ballottaggio sia quella di un solo e chiaro apparentamento delle forze di opposizione. Ce la faremo ad avere un governo del cambiamento e della competenza con programmi e uomini di alto profilo? Umbertide cambia, che è un movimento civico né di destra e né di sinistra e vuole salvaguardare la propria identità e la propria autonomia da ogni formazione politica, sta facendo la sua parte per realizzarlo, a prescindere da poltrone e assessorati, mettendosi a disposizione della città. Il resto si chiama inciucio". Lo dichiara in un comunicato Umbertide Cambia.