meloni bori 0Il capogruppo PD a Palazzo Cesaroni, Tommaso Bori, e la vice presidente dell’Assemblea legislativa, Simona Meloni, condividono le dichiarazioni del presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, sul regionalismo. Per Bori e Meloni “il cinquantennale della nascita della nostra Regione deve diventare l’occasione per inaugurare una nuova stagione di forte innovazione legislativa con la quale rafforzare la partecipazione dei cittadini alla vita delle istituzioni”.

 

(UNWEB) Perugia, - “Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, per la seconda volta, dopo il 2 giugno, si è soffermato sull’importanza di promuovere e difendere il ruolo delle Regioni e delle autonomie, affinché il pluralismo e la sussidiarietà assumano un ruolo sempre più centrale a difesa dei fondamenti di solidarietà e uguaglianza sanciti dalla nostra Costituzione”. Lo evidenziano il capogruppo PD a Palazzo Cesaroni, Tommaso Bori e la vice presidente dell’Assemblea legislativa, Simona Meloni (PD), aggiungendo che “in questo tempo in cui siamo chiamati a dare, con responsabilità, risposte concrete per uscire da una crisi sanitaria, economica e sociale che non ha precedenti nella storia d’Italia, i cittadini hanno bisogno che i territori e le comunità locali portino un contributo all’unità nazionale, evitando conflitti e sovrapposizioni tra istituzioni che rischiano solo di creare inefficienze e fratture sociali, a discapito dell’interesse generale”. 

Per Bori e Meloni “dopo mezzo secolo di storia anche il regionalismo umbro ha bisogno di valorizzare questi insegnamenti lavorando affinché non prevalga un territorio su un altro o un’istituzione a scapito dell’altra proprio perché, come ricorda il presidente Mattarella, ‘la Repubblica è nata nel rifiuto del carattere autoritario e centralista, inasprito dal regime fascista, contro la tradizione dei liberi Comuni e delle identità dei territori che sono la ricchezza della civiltà italiana’. Auspichiamo, pertanto, che il cinquantennale della nascita della nostra Regione diventi l’occasione per inaugurare una nuova stagione di forte innovazione legislativa con la quale rafforzare la partecipazione dei cittadini alla vita delle istituzioni, promuoverne un’effettiva efficienza e trasparenza, arrivando a dare senso e sostanza anche agli strumenti del confronto interno e della vita democratica, troppo spesso ignorati da questa Giunta regionale. Con il 3 giugno - terminano gli esponenti del Partito democratico - si è chiusa una fase storica del nostro Paese e dovremmo provare a scrivere insieme anche una nuova pagina del regionalismo umbro che sia in grado di essere all’altezza delle sfide che ci attendono”.