L’Asse103967080 2719681191602235 5631455762438524716 omblea legislativa dell’Umbria ha approvato con 11 voti favorevoli della maggioranza e uno contrario (Fora-Patto civico) la mozione presentata dal Gruppo consiliare della Lega che impegna la Giunta regionale ad “avviare un percorso per favorire l'installazione - su base volontaria, in via sperimentale e nel rispetto della normativa sulla privacy - di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso all'interno di asili nido, scuole dell'infanzia, strutture socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in situazioni di disagio presenti sul territorio regionale

 

(UNWEB) Perugia, – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha approvato con 11 voti favorevoli della maggioranza e uno contrario (Fora-Patto civico) la mozione presentata dal Gruppo consiliare della Lega che impegna la Giunta regionale ad “avviare un percorso per favorire l'installazione - su base volontaria, in via sperimentale e nel rispetto della normativa sulla privacy - di sistemi di videosorveglianza a circuito chiuso all'interno di asili nido, scuole dell'infanzia, strutture socio-assistenziali per anziani, disabili e minori in situazioni di disagio presenti sul territorio regionale, al fine di prevenire maltrattamenti e violenze, nonché per garantire una maggiore qualità e sicurezza dell'assistenza e della cura degli utenti e una migliore tutela per quei lavoratori che con dedizione, impegno e professionalità svolgono il loro compito”.

Il consigliere Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) ha chiesto il rinvio dell’atto in Commissione per ulteriori approfondimenti legati soprattutto alla costituzionalità o meno della norma. L’Aula, chiamata ad esprimersi in proposito, ha espresso voto contrario.
Illustrando l’atto di indirizzo firmato da Pastorelli, Fioroni, Carissimi, Rondini, Mancini, Nicchi, Peppucci e Melasecche, il capogruppo della Lega, Pastorelli ha spiegato che “recenti fatti di cronaca hanno portato al luce alcuni presunti abusi di maltrattamenti fisici e psicologici sui minori in ambiente scolastico, come quelli che sarebbero avvenuti in un asilo nido della nostra regione, dove una maestra avrebbe maltrattato due bambine. Episodi analoghi si sono verificati anche nel 2016, sempre in un asilo nido, dove una insegnante avrebbe reiterato condotte vessatorie verso i bambini. Eventi simili sarebbero inoltre avvenuti in una struttura socio sanitaria, dove per pazienti con problemi psichiatrici sarebbero stati picchiati e umiliati dagli operatori. E nel 2013 la Guardia di finanza avrebbe scoperto che in una casa di cura gli anziani sarebbero stati percossi e umiliati. Le vittime di questi abusi sono spesso non autosufficienti e quindi completamente dipendenti dalle persone che li accudiscono, non in grado dunque di denunciare i maltrattamento subiti, che in alcuni casi emergono dopo lunghi periodi di tempo. Maltrattamenti che hanno gravi conseguenze sia fisiche che psicologiche”.
Interventi:

Valerio MANCINI (Lega) ha ricordato che “la questione parte da lontano, da ottobre 2018 quando una mia mozione fu respinta dall’allora maggioranza. Mi auguro che in futuro possano esserci altre iniziative per implementare il sostegno alla video sorveglianza soprattutto a livello comprensoriale, utile a reprimere crimini predatori”.

Andrea FORA (Patto civico): “Si tratta di un tema molto importante che meriterebbe di essere trattato in maniera più partecipata. sull’argomento ci sono 8 proposte di legge in Senato, alcune non approvate dallo scorso Governo. La mozione in questione è importante perché fa leva su problemi legati a violenze in strutture socio-sanitarie, sulla necessità di tutelare la qualità della vita di anziani e bambini. Ma è un tema che, in mancanza di una legge nazionale, rischia di avere caratteri di incostituzionalità. È stato lo stesso Garante della privacy ad invitare le Regioni a non fare fughe in avanti ed attendere una impalcatura legislativa nazionale. Per questo chiedo che l’atto venga rinviato in Commissione per una verifica rispetto alla costituzionalità della norma”.