Alluvione2(UNWEB) “Le immagini ed i drammatici resoconti che continuano a pervenire a seguito dell’esondazione di lunedì scorso, confermano ferite e devastazioni anche nelle zone periferiche.

Frazioni come Castel dell’Aquila presso la zona industriale in Valle Molina del Comune di Montecastrilli, come la zona industriale di Vocabolo Rena di Avigliano Umbro. I danni in queste zone sono palesemente più evidenti di quelli che furono causati dagli analoghi eventi nel 2012, tanto da chiedersi che tipo di manutenzione e che tipo di interventi di sistemazione idrogeologica siano stati adottati dal Consorzio di Bonifica Tevere Nera in questo periodo e se esistono riscontri di controlli e verifiche su quanto fatto”, ha dichiarato Marco Sciamanna Presidente del Popolo della Famiglia Umbria.
“Famiglie ed imprenditori fino nelle passate esondazioni sono solo stati lasciati in solitudine a gestire sia il drenaggio dell’acqua che ha invaso scantinati, case e laboratori, ma anche nella pulizia di limo e detriti, con la rimozione di mobili e materiali che, come se non bastasse, sono stati smaltiti accollandosi anche i costi delle discariche”, ha continuato Sciamanna evidenziando come sia comprensibile la lecita esasperazione di persone già affaticate dalla crisi causata dalla pandemia Covid, che si trovano a gestire anche un’ulteriore inaspettata emergenza.
“Quanto accaduto ha tutti i presupposti per poter sollecitare l’attivazione di una stato di calamità naturale che possa far arrivare direttamente a chi è stato colpito da questa ulteriore dolosa situazione i necessari aiuti che, auspichiamo, non siano i soliti prestiti agevolati. Per questa piccola zona, fatta di valli piccole frazioni di differenti Comuni, chiediamo sopralluoghi dettagliati e minuziosi affinché chiunque fosse stato colpito possa essere ascoltato ed aiutato”, ha concluso il Presidente del PdF Umbria esprimendo una sincera vicinanza a tutti i cittadini colpiti dall’alluvione.