Bori 9Il capogruppo regionale del Partito democratico, Tommaso Bori affida ad una nota la risposta ad una notizia di stampa rispetto alla sua proposta di legge che mira a tagliare le indennità a consiglieri ed assessori regionali. Bori spiega che la sua iniziativa legislativa “è stata deposita ed acquisita al protocollo dell’Assemblea Legislativa in data 19 dicembre 2019 e trasmessa alla Commissione competente il giorno successivo. Ma, nonostante le reiterate richieste di discussione, tale atto non è stato ancora calendarizzato e portato in Commissione”.

(UNWEB) Perugia,   Il capogruppo regionale del Partito democratico, Tommaso Bori affida ad una nota la risposta ad una notizia di stampa (https://urly.it/36wsw (link is external)) rispetto alla sua proposta di legge che mira a tagliare le indennità a consiglieri ed assessori regionali (https://urly.it/36wsv (link is external)).

Bori spiega che la sua iniziativa legislativa, in merito al taglio delle indennità di funzione e di carica dei consiglieri e degli assessori regionali, “è stata deposita ed acquisita al protocollo dell’Assemblea Legislativa in data 19 dicembre 2019 e trasmessa alla Commissione competente il giorno successivo. Ma, nonostante le reiterate richieste di discussione, tale atto – rimarca il capogruppo Dem -, al pari di molti altri proposti dalla minoranza, non è stato ancora calendarizzato e portato in Commissione al fine di una prima discussione”.

“Tale sottolineatura della stampa, seppur del tutto imprecisa – continua Bori -, fornisce l’occasione per denunciare pubblicamente questo fatto increscioso, di cui, il Presidente dell’Assemblea legislativa, Marco Squarta, dovrebbe farsi carico con un opportuno chiarimento”.

“Nell'attesa – fa sapere Bori -, è già stato richiesto l'inserimento, nel primo Consiglio regionale utile, del punto dedicato al tema. Quanto al comportamento assunto dalla Giunta regionale e dalle forze di maggioranza, che sta bloccando, questo, insieme ad altri atti di indirizzo, di vigilanza e di controllo, si ricorda – conclude il capogruppo Pd - che è stata inviata giorni fa una mozione di censura alle istituzioni preposte, al fine di denunciarne l’assoluta illegittimità. A breve, seguiranno, in proposito, ulteriori determinazioni”.