109875249 2755929747977379 970050437099559485 nL’Aula di Palazzo Cesaroni ha approvato una mozione presentata dai consiglieri della Lega, Daniele Carissimi e Francesca Peppucci, avente per oggetto l’istituzione di un servizio di elisoccorso regionale autonomo con base logistica in Umbria (attualmente tale servizio è disponibile in convenzione con le Marche e partenza da Fabriano).

 

(UNWEB) Perugia, – Con 16 voti favorevoli e 1 astenuto (la vicepresidente Meloni), l’Aula di Palazzo Cesaroni ha dato il via libera ad una mozione firmata dai consiglieri della Lega, Daniele Carissimi e Francesca Peppucci che impegna la Giunta regionale ad “istituire un servizio di elisoccorso regionale autonomo con base logistica in Umbria”.

Nell’illustrazione dell’atto, Carissimi ha detto che “l’Umbria deve dotarsi di un servizio di elisoccorso autonomo, non dovendolo più dividere con la Regione Marche, come avveniva in precedenza per gli accordi presi dalla precedente Amministrazione dal 2014. L’Umbria è l’unica regione, insieme al Molise, su tutto il territorio nazionale a non avere un proprio elicottero a uso di soccorso sanitario. Questo consentirebbe l’abbattimento dei costi di intervento, l’ottimizzazione dei livelli di assistenza, tempi più brevi di trasferimento del paziente e la massima efficienza delle missioni di salvataggio. L’accordo attuale costa alla Regione Umbria un canone fisso pari a 1milione 200mila euro, cui devono aggiungersi i costi orari del volo (effettuato su chiamata del 118 della Regione Umbria) quantificati in un importo pari a 1.424 euro. Un costo che, solo per il 2016, si aggira, tra canone fisso e costo delle missioni, intorno a 1 milione 247mila euro. Un costo unitario del servizio per missione pari a circa 30mila euro, assolutamente sbilanciato e non congruo rispetto al costo medio unitario delle altre Regioni (6- 7mila euro), dove gli interventi in elisoccorso sono in numero consistentemente maggiore. E ancora, per valutare l'inefficienza del modello attuale, basta il confronto tra interventi in elisoccorso attivati dalla Regione Umbria e la Regione Marche (rispettivamente, nel 2016, 41 in Umbria e 970 nelle Marche). Questo è dovuto in parte anche al fatto che, con l’attuale convenzione, l’elicottero utilizzato per gli interventi, con base a Fabriano è frequentemente impossibilitato al transito sugli Appennini verso l’Umbria, a causa delle condizioni meteo avverse, ostacolando così la buona riuscita di un numero significativo di missioni.
In Umbria opera un servizio di Soccorso Alpino e Speleologico che dispone di oltre 100 volontari specializzati, con infermieri, medici, unità cinofile e operatori di primo soccorso. Abbiamo strutture idonee, in termini di prestazione dei servizi (anche in notturna), hangar, officine, servizi antincendio e servizi radio e mezzi, in grado di garantire prestazioni elevate e professionisti qualificati. Con un elicottero più prossimo, queste eccellenze potranno essere finalmente valorizzate. Peraltro esistono diverse soluzioni per la base operativa in grado di ospitare l’elicottero nella regione, non ultima l’aviosuperficie di Terni, che ha già espresso la propria candidatura, evidenziando i vantaggi che è in grado di garantire”.

INTERVENTI: 
Fabio PAPARELLI (PD): Pur condividendo l’intento di dotare l’Umbria di un proprio servizio di elisoccorso, ritengo necessario un approfondimento sui costi dell’operazione, perché il canone fisso comprende la spesa per l’elicottero, per il comandante, i piloti, la gestione logistica della base, gli accessori, i servizi antincendio e così via, per un costo mensile stimato di un elicottero h24 intorno ai 230mila euro mensili, 3 milioni l’anno. Oggi spendiamo 1 milione e 200mila, a parte si conteggiano i costi del personale sanitario e del soccorso alpino. In linea di principio sono d’accordo ma servono ulteriori approfondimenti sui costi reali anche per non impegnare la Giunta in maniera più gravosa di quanto non possa apparire. Serve una stima precisa per dare corso a quello che prevede la mozione. Se le stime sono quelle in mio possesso e visto che non si fa molto ricorso all’elisoccorso, non so quanto convenga e soprattutto se convenga prelevare ingenti risorse da altre voci di spesa sanitaria.

DANIELE CARISSIMI (LEGA): Non accogliamo la richiesta di rinvio per approfondimenti anche perché l’assessore ha già condiviso il testo della mozione e riteniamo un segnale politico importante quello di dotare l’Umbria di un servizio autonomo di elisoccorso.

DICHIARAZIONI DI VOTO
ANDREA FORA (Patto civico per l’Umbria): Condivido l’obiettivo della mozione anche se i costi vanno specificati nel dettaglio. La Regione è in ritardo sulla costituzione di un servizio più volte richiesto anche nelle passate legislature. Personalmente riterrei più opportuna la scelta di utilizzare l’aviosuperficie di Foligno.

FABIO PAPARELLI (PD): Ribadisco che pur condividendo il principio, per approvare una mozione che impegna l’Esecutivo in maniera generica e tra l’altro l’assessore non c’è, così come in Aula non c’è nessun intervento della Giunta, sia prima necessario capire quanto ci costa e dove prendiamo i soldi. Non partecipo al voto e chiederò che in Commissione siano forniti costi e benefici dell’operazione.

FRANCESCA PEPPUCCI (LEGA): Il servizio è importante per una regione come la nostra che deve dotarsi di un sistema efficiente di intervento rapido, viste le difficoltà di spostamento via terra e i pregressi eventi a carattere sismico o alluvionale che ne hanno evidenziato la necessità. Il protocollo con le Marche ha due criticità. La morfologia montuosa che non ne permette l’utilizzo in inverno in caso di maltempo e poi le esigenze delle Marche, come dimostrano i numeri degli interventi. Per i codici rossi servono tempi veloci e con questo servizio li avremmo, andando incontro alle esigenze dei cittadini. Ad oggi, invece, la Regione paga un servizio che è antieconomico.

STEFANO PASTORELLI (LEGA) Un plauso ai colleghi per un atto che ritengo fondamentale. È già stata fatta una valutazione e comunque vedremo nel dettaglio come saranno spese le risorse necessarie. Sull’ipotesi della base a Foligno, avanzata dal consigliere Fora, direi che se ne può parlare.

VINCENZO BIANCONI (MISTO): Se la copertura finanziaria non crea problemi il mio voto è favorevole. Se anche si trattasse di un costo superiore comunque credo che per le comunità più lontane dagli ospedali sia un intervento necessario.