Bianconi260220Il consigliere regionale Vincenzo Bianconi (Gruppo misto) annuncia la presentazione di una mozione per impegnare la Giunta a “coinvolgere i Ministeri competenti, la Presidenza del Consiglio ed, a qualsiasi livello, tutte le altre istituzioni ed organizzazioni, al fine di avviare tutte le procedure necessarie per la candidatura alla World Heritage List, tenuta dall’UNESCO, della Cascata delle Marmore, la Piana di Castelluccio ed il Lago Trasimeno. Secondo Bianconi si tratta di siti,”simboli identitari che custodiscono il valore naturalistico e paesaggistico della nostra regione, che rafforzano il contenuto valoriale del brand Umbria nel mondo”.

 

(UNWEB) Perugia,   “La Cascata delle marmore, la Piana di Castelluccio ed il Lago Trasimeno sono i simboli identitari che custodiscono il valore naturalistico e paesaggistico della nostra regione e rafforzano il contenuto valoriale del brand Umbria nel mondo. Siano quindi riconosciuti come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO”. Lo afferma il consigliere regionale Vincenzo Bianconi (Gruppo misto) che in proposito annuncia la presentazione di una mozione per impegnare la Giunta regionale a “coinvolgere i Ministeri competenti, la Presidenza del Consiglio ed, a qualsiasi livello, tutte le altre istituzioni ed organizzazioni, al fine di avviare tutte le procedure necessarie per la candidatura alla World Heritage List tenuta dall’UNESCO”.

Bianconi rimarca l’importanza di “tutelare, valorizzare e promuovere l’inestimabile patrimonio che rende l’Umbria il ‘Cuore verde d’Italia’ e la regione più amena del Paese. Con i suoi differenti paesaggi, i delicati ecosistemi, con i suoi borghi, la devozione e il culto per i suoi Santi, l'ospitalità genuina della sua gente e la generosa, semplice e golosa cucina, l’Umbria è stata considerata, secondo una recente recensione del National Geographic, una ‘terra dal fascino unico’”.

“Il riconoscimento ufficiale da parte dell’Unesco contribuirebbe – spiega Bianconi - non soltanto a tutelare l’integrità di tali patrimoni naturalistici e paesaggistici, ma favorirebbe il loro sviluppo e la fruizione locale, oltre a rafforzare ulteriormente in tutto il mondo l’immagine valoriale del ‘brand Umbria”, dei suoi tanti centri di interesse e delle sue produzioni di qualità”.

“L’inserimento di tali siti naturalistici nella Lista del Patrimonio Mondiale UNESCO potrebbero creare in Umbria ulteriori possibilità di sviluppo dell’economia nel segno della valorizzazione del patrimonio naturalistico e paesaggistico, nel rispetto della sostenibilità ambientale e sociale, fino a generare, indirettamente, un trasversale miglioramento dei servizi primari alle comunità locali, come ad esempio trasporti, sanità e decoro urbano”.

Bianconi invita ad “avere il coraggio e l'ambizione di sfidare il futuro. La politica – commenta - ha il dovere di fare sinergia per lo sviluppo del territorio, sostenendo quelle iniziative che generano una ricaduta sociale ampia per tutta la comunità regionale”.

Auspicando “compattezza oltre gli steccati partitici, ideologici ed i protagonismi, per raggiungere un obiettivo tanto ambizioso quanto necessario”, Bianconi fa sapere, in conclusione, che il prossimo primo ottobre “con alcuni rappresentanti del mondo delle imprese e non solo”, organizzerà “un primo webinar con l’obiettivo di costruire nuove sinergie e collaborazioni per affrontare il futuro dentro e tra comunità”. Il tema di riferimento – precisa - sarà proprio la mozione legata alla candidatura all’Unesco dei tre siti in oggetto.