Paparelli Colletto(UNWEB) Nella parte dedicata al Question time della seduta odierna dell’Assemblea legislativa, il consigliere Fabio Paparelli (Pd) ha presentato la propria interrogazione alla Giunta per “conoscere le tempistiche riguardanti la fine dei lavori per la sistemazione e l'ampliamento del reparto di malattie infettive dell'ospedale di Terni e per sapere se le notizie di stampa relative al fermo e alla riprogettazione dei lavori di oncologia corrispondano al vero, quindi per conoscere le tempistiche per l’avvio e la conclusione dell'ampliamento e dell'adeguamento degli spazi dedicati all'oncoematologia ed oncologia, che riteniamo debbano essere celeri al fine di venire incontro alle esigenze di centinaia di utenti e pazienti”.

Nell’illustrazione dell’atto, Paparelli ha rimarcato il fatto che “stiamo tornando ad importanti dati della pandemia e ancora in assenza di un piano sanitario ed una organizzazione adeguata oltre alla mancanza di un piano pandemico. Situazione che fa ripiombare nella più completa disorganizzazione”: Entrando nello specifico dell’interrogazione, Paparelli ha ricordato che “all’ospedale di Terni il 2 settembre sono iniziati i lavori di ristrutturazione dei locali che ospitavano una sezione di area medica al piano terra del corpo centrale. Il trasferimento della struttura sarebbe stato effettuato per liberare spazi ai fini dell’ampliamento della clinica di Malattie infettive, per il Covid-19, confermando così di voler caricare l'ospedale di Terni della maggior parte dei futuri contagiati che necessitino di ricovero, con grave danno per la normale attività di ospedale di eccellenza e conseguente perdita di fatturato, nonché allungamento delle liste di attesa. I lavori interesseranno una superficie di circa 560 metri quadrati. Insieme al reparto si sposterà anche l’area di ricerca. I lavori cominceranno solo dopo che tali spazi, finora occupati dall’Oncoematologia, saranno stati liberati. Ciò finisce per rallentare l'ampliamento necessario del reparto di oncologia e degli spazi destinati all'attesa per pazienti particolarmente 'fragili' che necessitano di una accoglienza adeguata. Il reparto di oncologia dell’ospedale di Terni necessita al più presto dell’avvio improcrastinabile dei lavori di ampliamento progettati fin dal 2015 e assegnati ad una ditta già lo scorso gennaio 2020, anziché una improbabile rivisitazione della progettazione su mandato della direzione generale, che produrrà ulteriori spese ed allungamento dei tempi per l’ampliamento di oncologia. Sarebbe grave un ritorno al punto di partenza iniziale, considerato il contributo stanziato da ormai 4 anni dalla fondazione Carit e gli oltre 100mila euro già spesi per la progettazione, quando invece occorrerebbe far partire subito il cantiere”.

L’assessore Luca Coletto ha risposto che “nello scorso mese di luglio il ministero della Salute ha inviato alla Regione Umbria l’approvazione del piano della riorganizzazione della rete ospedaliera per l’emergenza Covid 19 adottato dalla Giunta regionale. In riferimento all’azienda ospedaliera di Terni il suddetto piano prevede lavori di ristrutturazione edile e adeguamento impiantistico finalizzati all’ampliamento del reparto di malattie infettive e alla ristrutturazione dell’adiacente reparto di oncoematologia al fine di ricavare 4 degenze singole di terapia intensiva ed un open space di terapia intensiva con 4 posti letto, oltre ai locali a servizio del reparto. I tempi di attuazione dell’intervento sui reparti di malattie infettive e oncoematologia prevedono la predisposizione di accordi quadro stipulati dai commissari entro il primo novembre. In merito alla riprogettazione, lo scorso 2 settembre nell’ospedale di Terni sono iniziati i lavori dell’ex area medica posta al piano terra per consentire il trasferimento del reparto di oncoematologia, ultimati il primo ottobre scorso. L’intervento ha consentito di realizzare un cup oncoematologico, una sala prelievi ed ambulatorio, 4 ambulatori, studi medici, infermeria, archivio e stanza degenza con 2 posti letto, 4 stanze dedicate alla terapia su poltrona. L’azienda ospedaliera rivedrà il progetto della sala di attesa del reparto oncologia. Nel frattempo ha provveduto a lavori terminati il primo ottobre riguardanti la realizzazione di un nuovo spazio da dedicare alla sala di attesa del reparto di oncologia mediante il trasferimento dell’ufficio del Tribunale dei diritti del malato. È stata effettuata la demolizione di tutte le tramezzature per ricavare un unico ambiente. Abbiamo provveduto tra l’altro ad attivare una risonanza magnetica ferma ed inutilizzata da oltre 5 anni ed una seconda ferma da due anni. Rispetto al piano pandemico, il Governo ha provveduto all’aggiornamento di quello nazionale nella scorsa seduta della conferenza Stato-Regioni, quindi a caduta anche noi provvederemo di conseguenza. Rispetto al piano socio sanitario ricordo che l’ultimo piano è del 2011, quindi in nove anni c’era tutto il tempo per effettuare il suo aggiornamento.

Nella replica, Paparelli ha rimarcato che “l’Assessore ci racconta sempre quello che fanno gli altri, il Direttore, ma non sappiamo qual è l’opinione della Giunta rispetto ad un progetto che prevedeva un ampliamento di 250 metri quadrati del reparto di oncologia rispetto al ridimensionamento di una stanzetta di 60 metri quadrati realizzata ora. Chiediamo che fine fanno in termine anche di responsabilità contabile i 100mila euro spesi per il progetto, che fine fa la gara di appalto già avviata. Tutto questo sulle spalle di persone con una certa fragilità”.