
Di certo ci sono dubbi su valutazioni fondate su dati vecchi di ben due settimane ma che non si perda di vista l’obiettivo. È indispensabile strutturare i servizi di assistenza sanitaria regionali con l’auspicio che i diversi regimi di chiusura riducano nel frattempo i livelli di contagio. Ma soprattutto guai ad alzare le mani: chi ha un potere e una competenza, deve esercitarla con responsabilità evitando di cercare colpe altrove. Il tempo è scaduto anche in Umbria con dati allarmanti in riferimento agli oltre 700 contagi quotidiani ed un livello di saturazione delle terapie intensive pari al 50%. Ora che il Coordinamento e le intese tra governo e regioni sono raggiunti non ci sono più scuse. E proprio perché si stanno chiedendo nuovi sacrifici ai cittadini, studenti, lavoratori e imprese, non si può più rimandare la richiesta delle risorse del Mes, 37 miliardi di euro che un’opposizione ideologica ha impedito di avere a disposizione gia’ da maggio scorso per far fronte all’emergenza sanitaria per implementare terapie intensive, assistenza nei territori e tracciabilità dei contagi, per un piano per la copertura vaccinale. Questa seconda ondata non da alibi a nessuno, ed è evidente quanto fosse importante rivedere il titolo V della costituzione". Lo afferma in una nota la senatrice di Italia Viva, Nadia Ginetti.