158274722 2948987638671588 1816882002075830252 oI consiglieri regionali del Partito democratico (Tommaso Bori, Simona Meloni, Fabio Paparelli, Donatella Porzi e Michele Bettarelli) unitamente a Andrea Fora (Patto civico per l’Umbria) e Vincenzo Bianconi (gruppo Misto), annunciano una mozione in cui si chiede l’impegno della Regione Umbria all’interno della Conferenza Stato-Regioni per giungere “all’obbligo del vaccino anticovid per gli operatori sanitari e sociosanitari pubblici e privati”.

 

(UNWEB) Perugia,  – “La Giunta regionale, in sede di Conferenza Stato Regioni, si faccia promotore di una discussione che porti all’obbligo del vaccino anticovid per gli operatori sanitari e sociosanitari pubblici e privati”. La proposta è dei consiglieri Tommaso Bori, Simona Meloni, Fabio Paparelli, Donatella Porzi e Michele Bettarelli (Partito democratico), Andrea Fora (Patto civico) e Vincenzo Bianconi (Misto) che hanno presentato una mozione sul tema.

“La pandemia – dicono i consiglieri – ha provocato 100mila vittime in Italia e più di mille in Umbria, con conseguenze gravi anche dal punto di vista sanitario ed economico. L’unico modo per ripartire è quello di conquistare l’immunità di gregge attraverso una grande campagna vaccinale. La ricerca scientifica ha permesso di individuare in breve tempo alcuni vaccini, ad oggi autorizzati da Aifa. Si tratta dello Pfizer – BioNtech, del vaccino Moderna e AstraZeneca. Ne sono allo studio altri e con l’entrata a regime del piano vaccinale la situazione migliorerà”.

“La Regione ha recepito il Piano strategico nazionale – proseguono – e ha approvato quello regionale prevedendo che, sulla base di priorità, la vaccinazione sarà organizzata in 4 fasi, per ognuna delle quali sono stati individuati specifici target da vaccinare. Nel target della fase 1 sono stati giustamente inseriti operatori sanitari e sociosanitari, sia pubblici che privati, perché più esposti al contagio. Proprio per il loro essere una categoria maggiormente a rischio, è necessario che tutto il personale sanitario si sottoponga a vaccino anticovid, per assicurare la tenuta di tutto il sistema sociosanitario, anche se attualmente viene fatta su base volontaria. Per quelle categorie di professionisti che vivono accanto ai malati e che hanno come missione quella di proteggere i pazienti, vaccinarsi dovrebbe essere doveroso sul piano etico e obbligatorio sul piano deontologico. La Costituzione parla della salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della comunità. In questo senso dunque, la discussione relativa all’obbligo del vaccino anticovid torna d’attualità e – concludono - dovrà essere attentamente valutata, in ogni sua implicazione, per consentire di raggiungere quanto prima quell’immunità necessaria alla ripartenza”.