158780602 2949934838576868 2761197624164567674 o(UNWEB) Nella sessione dedicata al question time della seduta odierna dell’Assemblea di Palazzo Cesaroni, i consiglieri Simona Meloni e Michele Bettarelli (Pd) hanno chiesto all’assessore Luca Coletto “quali misure intenda adottare per venire incontro alle esigenze del settore socio-assistenziale, pubblico e privato, riguardante le strutture di accoglienza per anziani, la cui gestione operativa e finanziaria è stata fortemente condizionata dall’emergenza Covid-19”.

Nell’illustrazione dell’atto, Meloni ha spiegato che “tali strutture sono state tra le più colpite dall'epidemia e hanno affrontato questi mesi difficili con il massimo impegno, avviando percorsi di adeguamento dei propri modelli organizzativi al fine di rispondere al meglio alle crescenti esigenze di sicurezza degli ospiti, in adesione alle nuove norme prescrittive che le autorità nazionali e regionali hanno richiesto. I costi per l'attuazione di tutte le misure anti contagio che hanno comportato investimenti per l'acquisto dei presidi di sicurezza, e la copertura delle ore straordinarie di servizio dei vari operatori, hanno generato e genereranno anche in futuro inevitabili aggravi di bilancio. Per questo la Giunta dovrebbe valutare un'ipotesi di contributo compensativo da corrispondere a queste strutture, in virtù dei maggiori costi legati all'emergenza sanitaria Covid-19. Auspichiamo anche l’avvio di un percorso legislativo teso allo sblocco e alla revisione delle tariffe sanitarie, ormai ferme da anni, ma che, in alcun caso, non dovranno aumentare andando a gravare sulle spalle delle famiglie e degli ospiti, in modo che il sistema possa tenere conto degli adeguamenti organizzativi effettuati, ma anche della necessità di assicurare nel futuro maggiori standard assistenziali, indispensabili sia per gli anziani che per i lavoratori che vi operano”.

L’assessore Coletto ha risposto che “la Regione è intervenuta a favore centri diurni per anziani e per persone con disabilità per sostenerli. È stato siglato un protocollo di intesa con le parti sociali per garantire agli utenti i servizi sospesi, nonché la continuità educativa e assistenziale con nuovi percorsi anche usando i mezzi tecnologici a disposizione. Ma anche per garantire ai lavoratori la continuità lavorativa così da evitare la cassa integrazione. Dopo che è stata presentata la rimodulazione dei servizi per garantire la continuità educativa e assistenziale, i servizi sono stati pagati. La Giunta a dicembre 2020 ha autorizzato l’azienda Usl 1 a riconoscere un ristoro fino a un massimo di 866mila euro, e la Usl 2 fino a un massimo di un milione 552mila euro. Attualmente si sta procedendo a riallineare questi importi con i calcoli delle aziende. Inoltre si sta procedendo a determinare le modalità di erogazione delle risorse previste dal dpcm che per l’Umbria per il 2020 ammontano a 600mila euro. È stata istituita una commissione a dicembre 2020 per la revisione delle tariffe, che sta completando i lavori per i requisiti aggiuntivi per tutte le tipologie delle strutture”.

Nella sua replica Meloni ha detto che “a più di un anno dall’inizio della pandemia non riusciamo a dare risposte concrete a nessuno, neanche dove ci sono difficoltà oggettive e più volte richiamate. Capisco le difficoltà, ma c’è anche un momento di dare risposte chiare e in tempi adeguati. Se non interveniamo in maniera snella sull’emergenza, i buoni proposti si trasformano in niente. Chiedo di entrare più nel merito in maniera precisa e certa. Non continuare a procrastinare con gruppi di studio. Serve agire con urgenza”.