renda1jpg(UNWEB) La consigliera del gruppo Blu Francesca Renda ha depositato un odg sul tema della formazione teatrale e cinematografica dei giovani. La capogruppo sostiene che “il trasferimento ai giovani degli strumenti dell’arte teatrale e cinematografica può costituire senz’altro una risposta concreta a questo momento di disagio e di isolamento relazionale” legato all’emergenza da covid-19.                                                              

Per questo propone all’Amministrazione di individuare spazi da destinare alla formazione teatrale e cinematografica dei giovani individuando, ove possibile, risorse economiche all’uopo destinate o di chiedere di riservale nell’ambito dei fondi indirizzati alla costituenda Umbria film commission.

Di seguito l’odg integrale:

PREMESSO

che nella fase attuale di emergenza sanitaria da Covid-19 in molti ambiti della società civile si vivono situazioni di grave difficoltà;

che da tale emergenza derivano conseguenze importanti anche dal punto di vista sociale con un conseguente e crescente disagio che non risparmia nessuna componente delle nostre comunità;

che una delle categorie nella quale tale disagio si palesa come ogni giorno più evidente è quello dei giovani e giovanissimi;

EVIDENZIATO

che la pandemia in atto sta provocando una vera e propria sindemia avendo ripercussioni non solo sanitarie ma anche economiche, emotive e culturali e alla malattia connessa all’infezione si è aggiunto un impatto enorme sul benessere psichico dei cittadini;

che tali conseguenze agiscono come un moltiplicatore senza precedenti di situazioni di disagio in tutte le fasce della popolazione interessando sia chi è venuto a contatto col virus in maniera diretta, sia chi non è stato contagiato ma vive sulla sua pelle le conseguenze della crisi in corso;

che recenti indagini e statistiche hanno ormai confermato come la sindemia da Covid-19 e il disagio psichico ad esso connesso riguardando anche chi non è stato toccato direttamente dal virus hanno acuito fenomeni quale il diffondersi di un maggior senso di solitudine preesistente nella società ma che adesso conosce un grande sviluppo interessando ben oltre il 50% della popolazione;

che a subire il diffondersi di questo sentimento di solitudine sono in maniera più accentuata i giovani essendo questa la fascia di età più predisposta verso la dimensione della progettualità e ai quali tale crisi sta erodendo prospettive;

che nei giovani il diffondersi di tale sentimento di solitudine è maggiormente acuito dal profondo modificarsi della loro vita di relazione che ostacola il percorso di studio e li obbliga a rinunciare alle consuete relazioni sociali, alle uscite con gli amici, ai viaggi, allo sport preferito;

che molti esperti evidenziano come la solitudine sperimentata dai giovani durante le misure di contenimento della malattia per Covid-19 può influire in maniera importante sulla loro salute mentale favorendo tassi elevati di depressione e ansia durante e dopo la fine dell’isolamento forzato;

che il fenomeno dei suicidi e tentativi di suicidio degli adolescenti, che ha già visto un aumento negli ultimi dieci anni, viene segnalato in decisa crescita registrando un aumento mai visto prima soprattutto tra i minori nella fascia di età tra 10 e 17 anni;

che il fenomeno del consumo delle sostenze stupefacenti tra gli adolescenti, che già rappresentava un diffuso problema nel periodo precedente alla pandemia da Covid-19, è in costante aumento e i servizi pubblici e le comunità terapeutiche non riescono ad intercettare questo bisogno inespresso, e sempre più sommerso, delle dipendenze giovanili;

che se già nel 2018, come segnalava la Commissione Parlamentare per l’Infanzia e l’Adolescenza nell’ambito dell’indagine conoscitiva sulle dipendenze patologiche diffuse tra i giovani 880mila ragazzi dichiaravano di aver fatto uso di sostanze illegali, pari ad 1 ragazzo su 3 tra quelli che vanno a scuola tra i 15 ed i 19 anni, oggi il fenomeno è in continuo aumento e l’età si è abbassata sempre più arrivando a coinvolgere quelli che sono in realtà poco più che dei bambini ed hanno tra gli 11 e i 14 anni.

CONSIDERATO

che per contribuire a porre rimedio a tali situazioni di disagio sempre crescenti un modo è sicuramente quello di agire sul territorio e nella società civile cercando di costruire occasioni di relazioni sociali e momenti di incontro e formazione che possano consentire ai giovani di uscire da questa condizione di isolamento;

che la scuola e la famiglia sono due dei principali ambienti sociali in cui gli adolescenti e i giovani in generale crescono e apprendono ma che la loro formazione interpersonale, il loro apprendimento culturale e le loro possibilità di scambio relazionale non si devono limitare a tali due ambiti dovendo trovare espressione anche in altri settori delle diverse comunità locali;

che in tale situazione un aiuto importante può essere fornito dalla diffusione tra i giovani di tutti gli strumenti dell’audiovisivo con la loro forte valenza formativa e di conoscenza;

che il trasferimento ai giovani degli strumenti dell’arte teatrale e cinematografica può costituire senz’altro una risposta concreta a questo momento di disagio e di isolamento relazionale;

che un teatro di qualità per le nuove generazioni che mette al centro temi civili forti può essere sicuramente uno strumento in grado di aiutare a comprendere meglio il presente per poterlo governare e giudicare criticamente e dare così un senso e un significato alla vita di un individuo e di una comunità;

che il cinema costituisce anch’esso un’importante strumento di conoscenza della realtà, volto a stimolare uno sguardo più attento, ad affinare il gusto estetico, a promuovere il senso critico, a favorire la possibilità di dialogo e confronto circostanza quest’ultima di vitale importanza in un momento di distanziamento sociale come questo;

che per sfruttare al meglio le potenzialità di tali linguaggi audiovisivi promuovendo così percorsi che rappresentino una valida occasione formativa e relazionale anche e soprattutto in questo momento di emergenza e di distanziamento sociale occore destinare ad essi spazi anche fisici e risorse umane e finanziarie;  

IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA:

- a fare una ricognizione tra tutti gli spazi di aggregazione a disposizione nel territorio comunale per valutare se è possibile destinare alcuni di questi allo svolgimento di attività dedicate alla formazione teatrale e cinematografica dei giovani;

-a creare le condizioni per far si che in costanza di emergenza sanitaria sia possibile svolgere tali attività anche utilizzando tutti metodi che la tecnologia ci offre in attesa di poter svolgere le medesime in presenza;

-a verificare l’eventuale esistenza di risorse economiche da poter destinare allo svolgimento delle attività in oggetto;

-a farsi promotori verso la costituenda Umbria Film Commission perché una quota dei fondi a disposizione della medesima commissione vengano utilizzati per la realizzazione di campi estivi dedicati alla formazione teatrale e cinematografica dei giovani.