252478767 3132783953625288 8049782328216775968 n(UNWEB) La Terza commissione consiliare, presieduta da Eleonora Pace, ha svolto ieri pomeriggio una audizione con i rappresentanti umbri della Federazione Italiana Medici di famiglia (FIMMG), alla presenza del Direttore regionale Salute e Welfare, Massimo Braganti. Presente all’audizione anche il presidente dell’Assemblea legislativa, Marco Squarta.

I medici di famiglia hanno chiesto ai membri della Commissione e al Direttore regionale di puntare sulla medicina del territorio e di investire risorse sul personale medico che lavora a stretto contatto con le persone, ben conoscendo problematiche, aspettative e difficoltà.

 “La gente chiede risposte sul territorio – hanno detto i medici in audizione – e non vuole allontanarsi da casa, occorre venire incontro ai bisogni delle persone”. Si chiede anche di investire sui collegamenti in rete e sullo scambio di informazioni fra i medici per conoscere tutti i dati clinici del paziente. Preoccupazione per la carenza di personale e, in diversi casi, anche per la sicurezza degli operatori sanitari. Secondo i medici di famiglia sul territorio va fatto un grande lavoro e hanno depositato una loro proposta scritta in merito, chiedendo di “essere coinvolti e corresponsabilizzati” nelle scelte e nelle politiche di attuazione del PNRR nella regione, un piano che secondo loro sarebbe “fermo su affermazioni di principio generiche e prive di una proposta incisiva che, a fronte della dichiarata volontà politica, affronti con decisione una svolta nella programmazione dei finanziamenti”.

Nel documento della FIMMG, si indica come “necessario prendere in considerazione e investire su una unità operativa di base, il TEAM di ASSISTENZA PRIMARIA che comprenda oltre al Medico di Famiglia perlomeno un infermiere e un assistente di studio. Il Team rappresenta l’unità elementare assistenziale a cui ogni studio di Medicina Generale dovrà tendere al fine di garantire la capillarità della risposta assistenziale, l’accessibilità per la popolazione anziana e la domiciliarità per chi non è in grado di recarsi presso lo studio medico. I Team devono essere dotati di dispositivi tecnologici e informatici, con nuove strumentazioni che migliorino la risposta diagnostica dello studio medico. Nella strutturazione dei Team di assistenza primaria vengono indicati tre modelli: sede unica con compresenza oltre che del medico, anche di personale infermieristico e di personale amministrativo e magari anche di medici specialisti, tecnici della riabilitazione e di assistenza sociale; sede unica ed ambulatori periferici con tecnologie informatiche per la gestione, il collegamento e la sincronizzazione dei dati; esclusivamente ambulatori locali per territori con bassa densità abitativa.

Al termine dell’audizione, la presidente Eleonora Pace ha ringraziato i medici di famiglia sia per il loro lavoro quotidiano in prima linea che per il documento depositato, su cui la Commissione potrà lavorare per provare a risolvere i problemi insieme ai medici, ed ha voluto sottolineare che “il Piano sanitario nazionale detta le linee guida ma poi sta alla politica, con il vostro aiuto, declinarlo sulle necessità del territorio. Questa è la sede competente per farlo e non mancherà il confronto”.