M5s Liberati CarbonariI consiglieri del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, in un'interrogazione urgente chiedono all'Esecutivo di Palazzo Donini “quali iniziative si intendono intraprendere affinché la stazione di Ponte San Giovanni venga riqualificata nei tempi e con le risorse originarie”. Liberati e Carbonari puntano il dito su un aumento dei costi dell'opera e sul rischio che “il degrado frattanto avanzi, con ricadute pesanti” su un territorio urbano “già fortemente esposto sotto il profilo socio-ambientale”.

(ASI) Perugia. “Il blocco dei lavori della stazione di Perugia-Ponte San Giovanni porta a dei rischi per l'incremento dei costi, il degrado urbano e la sicurezza”. È quanto sostengono i consiglieri del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari, in un'interrogazione urgente che hanno presentato alla Giunta.

Nell'atto ispettivo Liberati e Carbonari chiedono all'Esecutivo di Palazzo Donini “quali iniziative si intendono intraprendere affinché la stazione di Ponte San Giovanni venga riqualificata nei tempi e con le risorse originarie, evitando come spesso avviene per le opere pubbliche che i costi inizino a lievitare e che il degrado frattanto avanzi, con ricadute pesanti su un brano di città già fortemente esposto sotto il profilo socio-ambientale”. Inoltre i consiglieri del M5S domandano “se le istituzioni competenti abbiano intenzione di informare i cittadini su cosa sta succedendo”.

Nella interrogazione si ricorda che “da mesi sono fermi i lavori di riqualificazione della Stazione di Perugia-Ponte San Giovanni, trionfalmente inaugurati nell’autunno 2013. Opere certamente strategiche per il Capoluogo di regione, sia per la velocizzazione dei tempi di percorrenza della Foligno-Terontola, sia dal punto di vista dell’efficientamento della connessione di Ponte San Giovanni con l’area centrale della città, oltre che per l’importante ricaduta su aspetti non secondari della sicurezza urbana”.

“L’opera – scrivono Liberati e Carbonari - dovrebbe essere portata a compimento entro marzo 2017, ma non ci sono da tempo attività di cantiere, senza che le istituzioni competenti diano informazioni in merito. Da notizie apparse sulla stampa a fine febbraio 2015 si apprende che la società cooperativa Acmar scpa di Ravenna, affidataria della realizzazione del progetto di riqualificazione della stazione di Ponte San Giovanni da parte di Rfi, avrebbe depositato istanza di concordato in bianco, per l’elevatissima esposizione debitoria. La riqualificazione della stazione prevedeva un investimento complessivo di 13 milioni di euro, di cui 8 a carico di Rfi e 5 della Regione Umbria, e la Società avrebbe dovuto depositare il progetto esecutivo entro gennaio 2014 e dovrebbe completare i lavori entro marzo 2017”.

I consiglieri del M5S nella interrogazione chiedono se la Giunta “sia informata di questi fatti e se le informazioni di stampa sulla presentazione di concordato della società affidataria dei lavori corrispondano al vero; se tutto ciò possa influire sul rispetto dei tempi di realizzazione dell’opera; se ci sono eventuali azioni/iniziative intraprese da Rfi spa e dalla Regione Umbria e su quale società sia attualmente incaricata dei lavori”