(UNWEB) Il forte legame con l'Umbria (il padre era di Cannara), il suo essere sempre attento alle istanze del territorio, la grande capacità di ascolto e un'innata gentilezza che accompagnava la sua determinazione nell'azione sindacale: sono alcuni dei tanti fili di memoria che si sono intrecciati oggi a Perugia, nell'iniziativa voluta dalla Camera del Lavoro in ricordo di Guglielmo Epifani, scomparso lo scorso giugno dopo una malattia incurabile.
"Guglielmo è stato per noi un punto di riferimento fondamentale - ha detto aprendo l'iniziativa Filippo Ciavaglia, segretario generale della Cgil di Perugia - con il quale si era creato un rapporto prima di tutto di amicizia, proprio grazie all'affetto che lo legava alla nostra terra. Ma ricordarlo oggi vuol dire soprattutto fare tesoro dei suoi insegnamenti, della sua umanità e delle sue battaglie, in primo luogo quella per la pace, il bene più prezioso che oggi vediamo così tanto a repentaglio".
"Mio marito era davvero legato a questa terra e vedere oggi tutto questo affetto nei suoi confronti mi riempie di gioia", ha detto la moglie Giusi dopo aver ascoltato i tanti interventi dei rappresentanti istituzionali e dei compagni del sindacato. "Fino all'ultimo momento - ha aggiunto - nonostante una malattia che purtroppo non lasciava scampo, Guglielmo si è speso politicamente e umanamente per sostenere il lavoro. Il suo ultimo discorso pubblico, una settimana prima di morire, quando era già molto provato dalla malattia, lo ha fatto per gli operai della Electrolux".
"Guglielmo Epifani sottolineava spesso di essersi innamorato del sindacato, della sua Cgil - ha detto nelle sue conclusioni Maurizio Landini, segretario generale della Cgil nazionale - e a quell'amore non ha mai rinunciato, spendendosi prima come sindacalista e poi come dirigente politico e parlamentare sempre dalla parte del lavoro. Oggi, quell'impegno e quelle lotte non sono solo un ricordo, ma continuano a vivere in noi e rappresentano un patrimonio importante per la Cgil in questa fase storica così drammatica, segnata dalla pandemia, dal cambiamento climatico e ora anche dalla guerra. I valori che Guglielmo ci ha insegnato, a partire dalla grande capacità di ascolto e dalla spinta ad unire sempre il mondo del lavoro - ha concluso Landini - sono centrali oggi nel nostro impegno per la giustizia e l'emancipazione delle persone".