(UNWEB) L’Assemblea legislativa dell’Umbria, riunita questa mattina a Palazzo Cesaroni, ha discusso l’interrogazione a risposta immediata presentata dal consigliere regionale Andrea Fora (Patto civico) e relativa allo “Stato di attuazione della legge sul ‘Sistema integrato per il mercato del lavoro, l’apprendimento permanente e la promozione dell’occupazione’ e al piano di sviluppo di Arpal”.

Illustrando l’atto in Aula, Fora ha spiegato che “serve chiarire lo stato di attuazione dei principi che la legge prevedeva. Chiediamo di renderci partecipi di questo percorso importante. Il 31 gennaio 2022 l’Arpal ha approvato gli obiettivi strategici generali di Arpal Umbria in attuazione alla legge regionale. Ma non è chiaro quale sia il modello organizzativo che si intende realizzare, quali funzioni e quali compiti assegnare ai diversi punti della rete pubblica, quale dislocazione territoriale. Insomma, vorremmo capire come si concretizzerà la nuova organizzazione, con quale capillarità e con quali servizi. Ma anche capire come operare il cambio culturale della relazione con l’utente, con un sistema orientato alle persone: quali standard operativi minimi assegnati in termini di risorse umane, professionali, strumentali. E in che tempi si intende avviare il previsto dell’Osservatorio alla rilevazione dei fabbisogni professionali del sistema economico regionale, le modalità di raccordo con gli operatori privati e le APL. In che tempi e modalità si intende aggiornare il sistema dall’accreditamento delle agenzie formative, revisionando le modalità e i criteri e se e in quali modalità si intenda dare piena attuazione al rafforzamento dell’integrazione con il terzo settore, in particolare rispetto al sistema regionale di inclusione attiva ed integrando tali strumenti con la nuova programmazione europea, ed in particolare con le attività previste dal Fondo Sociale Europeo. Non è chiaro il ruolo del terzo settore. Non c’è traccia della riorganizzazione prevista del sistema di accreditamento delle agenzie formative”.

L’assessore Michele Fioroni ha risposto che “il percorso è appena partito. Il nostro obiettivo è migliorare la qualità delle prestazioni del sistema che eroga le politiche attive del lavoro, innalzando il livello qualitativo del mercato del lavoro per renderlo idoneo alle sfide della transizione digitale e di quella ecologica. La nostra visione è centrata sulle persone, con percorsi mirati e personalizzati, cercando di favorire l’incontro tra la domanda delle imprese e le competenze dei lavoratori. La legge è stata approvata con lo strumento del ReWork, un modello di mercato di lavoro che prevede percorsi di accompagnamento per il reinserimento con un modello innovativo di rete pubblico-privata. Per una rete efficiente servono centri per l’impiego con un livello di strutture digitali che oggi non hanno. Si perde troppo tempo in burocrazia piuttosto che nell’incrociare domanda e offerta. A fine ottobre 2021 è stato avviato il processo di governance di Arpal con un nuovo consiglio e un nuovo direttore. A dicembre è stato stabilizzato il personale Arpal a tempo determinato. Poco dopo sono partiti i bandi per 92 assunzioni con profili innovativi, e a fine febbraio sono arrivate 5mila domande che sono in fase di ammissione da parte degli uffici. Le preselettive dovrebbero partire entro maggio. A gennaio abbiamo recepito il nuovo regolamento di organizzazione, costituito il nuovo osservatorio la cui prima riunione avverrà a breve. È stato fatto un comitato scientifico con altissime competenze, che fornirà proposte di policy per affrontare le sfide del post pandemia e del nuovo scenario economico. È stato deliberato un piano delle attività dell’agenzia con gli indirizzi strategici. Il cambio di passo è la digitalizzazione dei servizi, che sarà la priorità di questa fase per consentire a pubblico e privato di lavorare insieme. Abbiamo dato grande capillarità e prossimità ai servizi, prevedendo una struttura ogni 40mila abitanti. L’integrazione tra politiche del lavoro e terzo settore è il nodo centrale di questa riforma. Le politiche del lavoro sono una delle tre gambe, insieme a formazione e innovazione. Bisognerà essere bravi a sostenere l’innovazione con politiche attive e formazione continua”.

Nella sua replica Fora ha detto che “abbiamo costruito una grande testa con un corpo ancora molto fragile. Arpal ha molte ambizioni ma ad oggi è ancora molto involuta. Arpal deve essere spinta ad una nuova cultura sulla personalizzazione dei percorsi di accompagnamento, la capillarità è importante ma va comunicata ai cittadini. È fondamentale l’integrazione degli interventi”.