277303246 284036287243184 4708883993926821314 n(UNWEB) L’Assemblea legislativa ha approvato all’unanimità la mozione dei consiglieri della Lega Manuela Puletti (prima firmataria) e Valerio Mancini che impegna la Giunta a “attivare le procedure di ripopolamento dei bacini idrici umbri, in vista dell'apertura della stagione di pesca, utilizzando le trote allevate presso il centro ittiogenico di Borgo Cerreto”. L’atto è stato approvato con un emendamento elaborato in Aula che “impegna la Giunta, nel rispetto delle normative vigenti, a proseguire le procedure tese a consentire il ripopolamento e verificare tutte le possibilità per un utilizzo delle trote di Borgo Cerreto”.

L’assessore Morroni aveva fatto presente che le normative non consentono l’immissione di specie alloctone, come risulta essere la trota fario di ceppo atlantico secondo la carta ittica vigente in Umbria e ha ricordato di avere chiesto una specifica deroga al Ministero per la transizione ecologica, in attesa di risposta.

“A Borgo Cerreto – ha ricordato in Aula Puletti - c’è uno dei centri ittiogenici più importanti e antichi d’Italia per la riproduzione artificiale della autoctona trota fario, se però non si riuscirà a immetterle nei fiumi c’è il rischio che le trote debbano essere soppresse. Bisogna quindi trovare una soluzione che possa tutelare l’ambiente e al contempo salvaguardare la pesca, attività che non solo è tra le più antiche tradizioni del nostro territorio, ma che rappresenta anche una importante risorsa per l’economia regionale, dato che il comparto ittico umbro conta oltre ventimila pescatori. Inoltre, le gare nazionali di pesca sportiva, che si sarebbero svolte nella nostra regione, avrebbero rappresentato una fonte di guadagno anche per le strutture ricettive che, dopo periodi di chiusure e restrizioni, avrebbero avuto un’occasione in più di lavorare. Altre regioni hanno trovato una soluzione per la pesca sportiva. Noi abbiamo ereditato una carta ittica molto restrittiva che non permette l’inserimento di specie non autoctone. Non siamo contro un percorso che prevede il giusto utilizzo di trote autoctone ma dobbiamo trovare un cambiamento altrettanto giusto. Chiediamo pertanto di attivare tutte le procedure per il ripopolamento dei bacini umbri con le trote allevate a Borgo Cerreto”.

L’assessore Roberto Morroni ha spiegato che la Regione “non effettuerà immissioni utilizzando trote atlantiche, non per sua volontà, ma doverosamente attenendosi alla nota del Ministero della Transizione ecologica comunicata a tutte le Regioni dove si legge chiaramente che rimane vigente il divieto di immissioni di specie non autoctone. Ricordo che il Ministero ha competenza primaria in materia di ambiente e ecosistemi e i ripopolamenti ittici sono di esclusiva competenza statale. Ricordo anche che si tratta di direttive comunitarie, che vanno rispettate anche in assenza del recepimento nella normativa nazionale. Ho chiesto quindi un chiarimento definitivo su una vicenda che ha molti aspetti. L’emendamento che in altre regioni consente in via transitoria l’immissione di specie non autoctone si basa sulle carte ittiche di cui ogni regione si dota. Nelle carte ittiche di Lombardia, Emilia e Toscana, la trota fario è definita autoctona. Il nostro piano di tutela, approvato da questa Assemblea, definisce la trota fario di ceppo atlantico specie alloctona, autoctona è la trota mediterranea. Ciò ha determinato un corto circuito che espone gli amministratori regionali a possibili ricorsi e, stante la posizione del Ministero, apre serie possibilità non solo di annullamento degli atti, ma anche di conseguenze penali. Noi abbiamo chiesto una deroga, fermo restando che l’immissione nei fiumi riguarda solo le trote iridee sterili, vogliamo inserire le trote fario di ceppo atlantico nei laghetti per la pesca sportiva”.

Per il consigliere Valerio Mancini, firmatario della mozione, “occorre trovare tutte le soluzioni possibili per giungere al ripopolamento. Non diciamo di immettere le trote domani, ma di attivare le procedure. È una battaglia di buon senso. Rispetteremo tutte le norme, ma poi saremo noi a chiedere il danno erariale al governo, anche se il danno vero è un altro, quello che si finisce per fare al mondo della pesca e non solo, anche a tutte quelle attività di ristoro e commerciali che gravitano attorno alla pesca sportiva”.

La capogruppo del Partito democratico Simona Meloni ha chiesto di “ascoltare la voce delle associazioni, con 20mila pescatori già in ritardo di un mese dall’inizio della pesca sportiva e che rischiano di non poterla praticare e che probabilmente non rinnoverebbero il patentino. L’habitat naturale deve essere sempre preservato, ma non possiamo non raccogliere il grido dei pescatori che molto spesso sono proprio i primi a proteggere l’habitat naturale”.

Per Michele Bettarelli (Pd) “lo scontro politico tra la Lega e l’assessore, pure facente parte della maggioranza, è stato vinto da quest’ultimo, che è riuscito a emendare una mozione cui era contrario. Dopo quasi 30 mesi scopriamo che la Lega si ricorda di avere ottenuto il 38 per cento alle elezioni sulle trote. Ma l’assessore non leghista sconfessa. L’immissione delle trote è sempre avvenuta con il Pd, adesso non avviene più e nascono i problemi da un punto di vista del consenso elettorale. Prendo atto che un partito politico ha preso una posizione in contrasto con il proprio assessore di riferimento. Per quello che mi riguarda, al di là dell’illustrazione dell’assessore, c’è un atto ritenuto ammissibile, quindi si possono trovare le condizioni per addivenire all’impegno preso dalla mozione. Spetterà alla Giunta trovare la soluzione. Naturalmente poi bisognerà dare seguito agli impegni presi. Aspettando di capire cosa dirà il Ministero, resto favorevole alla mozione”.

Per Vincenzo Bianconi (gruppo Misto) “la palla è stata gettata in tribuna, ma abbiamo il buon senso di tutelare i pescatori. Proporrò un atto per la produzione di trote autoctone nel rispetto della normativa europea e statale, oltre che dei pescatori. Intanto voto favorevole su questa mozione”.

Il capogruppo della Lega, Stefano Pastorelli, ha invece replicato sul piano politico al consigliere Bettarelli: “sommessamente ricordo a Bettarelli che parla del consenso ottenuto sulle trote, che si tratta di un fardello che portiamo con onore, frutto anche del vostro comportamento negli anni, vedi concorsopoli, i buchi nella sanità, nei trasporti, la questione Monteluce, tra breve le comunità montane. Eravate anche capaci di sperperare centinaia di migliaia di euro dandoli a una compagnia aerea che non aveva le autorizzazioni a volare. Non accettiamo gli insegnamenti del Pd”.