(UNWEB) Perugia – L’Assemblea legislativa dell’Umbria ha deciso il rinvio in Commissione, con il parere favorevole della proponente, la mozione “Estensione delle modalità dello screening per i tumori al seno”, presentata da Simona Meloni (Pd).

Illustrando l’atto di indirizzo in Aula, Meloni ha spiegato che “il tumore alla mammella è uno di quelli con la maggiore incidenza nel nostro paese e il più diagnosticato tra le donne italiane con 53.500 casi stimati nel 2019 (di cui 500 uomini). II carcinoma mammario è anche la prima causa di morte per tumore nella popolazione femminile e la sua incidenza, a tutt'oggi in crescita, aumenta con l'età ed in particolare dopo la menopausa, andando a colpire una donna ogni otto nella fascia di età 50-84 anni. Lo scorso anno sono state quasi 53mila le donne italiane che hanno ricevuto questa diagnosi, ma a fronte di questo aumento dei casi di cancro, si registra una, sia pure lieve ma costante, diminuzione della mortalità: ci si ammala di più, ma si muore di meno, grazie a una sempre maggiore informazione e sensibilizzazione sul tema della prevenzione oncologica e grazie alla diagnosi precoce, arma fondamentale. In Umbria il carcinoma della mammella è il tumore più frequente nel sesso femminile, rappresentando il 23,4% di tutte le neoplasie femminili e resta la prima causa di morte per tumore (13,5% di tutte le morti per neoplasia). Accanto ad un aumento dell'incidenza, si registra una riduzione della mortalità, attribuibile in primo luogo ai progressi terapeutici e alla diagnosi precoce, e una percentuale di sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi molto alta (86% in Umbria). La Giunta dovrebbe quindi valutare l'inserimento dell'ecografia mammaria tra gli esami richiedibile dal medico di medicina generale per le donne tra i 40 e i 45 anni; prevedere l'ecografia mammaria quale esame di screening personalizzato per le donne tra i 45 ed i 74 anni con una determinata tipologia di ‘seno denso’ per ridurre i casi di carcinoma ‘di intervallo’; garantire l'ammodernamento delle apparecchiature affinché siano disponibili mammografi moderni e comprensivi di tomosintesi, e che le apparecchiature, compresi gli ecografi, vengano tenuti costantemente aggiornati in modo da garantire le migliori possibilità diagnostiche”.

INTERVENTI: Thomas De Luca (M5S): “Uno degli emendamenti che ho presentato questa mattina al Piano di qualità dell’aria riguarda questo tipo di patologie: lo Studio Sentieri rileva un eccesso di mortalità e di malattia associata a fattori ambientali e alla vicinanza con alcuni tipi di impianti industriali. Queste evidenze ci sono da oltre 10 anni. Qui si discute per ore su altri argomenti mentre non si dedica abbastanza attenzione a problematiche che impattano sulla vita delle persone”. Eleonora Pace (FdI): “Si potrebbe pensare ad un progetto sperimentale, da attuare in Umbria, per uno screening mirato sulle tipologie di tumore indicate nell’atto. Sarebbe opportuno approfondire l’atto in Terza commissione per elaborare un atto condiviso, insieme ai tecnici e all’assessore Luca Coletto che si è già detto disponibile. Tutto ciò con l’impegno a riportarlo in Aula entro 30 giorni”. Valerio Mancini (Lega): “Andrebbe ampliato al massimo il sistema della prevenzione, di cui lo screening è un aspetto fondamentale. La mozione della consigliera Meloni va a sensibilizzare quanto deliberato da questa Aula il 27 dicembre 2020, quando abbiamo deciso di inserire nel Defr lo screening del tumore gastrico. La Commissione europea ha messo a disposizione, con un bando che scade il 24 maggio, 30 milioni di euro per le proposte relative alla prevenzione del cancro alla prostata, ai polmoni e gastrico. Quindi quando discuteremo in Terza commissione l’atto di indirizzo della collega Meloni dovremo integrarlo ed ampliarlo allo screening del tumore gastrico, partecipando al bando europeo”.