(UNWEB) Perugia - "Con la sentenza n. 5205 depositata venerdì u.s. il Consiglio di Stato ha respinto l'appello della Regione Umbria alla pronuncia n. 704/2016 del TAR dell’Umbria e ha ribadito l'illegittimità delle "UDI" (unità di degenza infermieristica).

I giudici hanno fatto proprie le nostre posizioni in materia e hanno riconosciuto che “ il personale medico non può operare a distanza, in quanto altrimenti ciò dovrebbe determinare una traslazione delle responsabilità non consentita dall’ordinamento”. È utile ricordare che l’UDI fu istituita dall’Azienda Ospedaliera di Perugia nel maggio 2015 per la gestione del paziente nella fase post-acuta sotto la responsabilità reale dell’infermiere. L’Ordine dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri della Provincia di Perugia intervenne ad adiuvandum nel ricorso al TAR proposto dai sindacati medici con l’obiettivo di ottenere l’annullamento del provvedimento di istituzione dell’UDI al fine di garantire al cittadino un’assistenza sanitaria rispettosa delle norme di legge e delle competenze proprie di ciascuna professione sanitaria. Ci rammarica riscontrare che quella che secondo noi è l’unica opzione di buon senso sul punto abbia richiesto l’intervento dell’autorità giurisdizionale e non sia stato frutto di un ripensamento ragionevole dell’amministrazione regionale. L’atto medico, che contempla peculiari e insostituibili valutazioni e da cui consegue una responsabilità fin troppo spesso invocata, è ben diverso dal generico atto sanitario. Fermo il riconoscimento della grande importanza della figura infermieristica, che risulta imprescindibile nell’ottica di una gestione globale del paziente, è opportuno individuare la specificità e il campo di azione di ogni ruolo. Solo chiarendo, di conseguenza, i limiti dell'attività di ciascuno in una prospettiva di indiscussa collaborazione è possibile evitare inutili conflitti." Così in una nota il Consiglio Direttivo dell’Ordine dei Medici di Perugia.