(UNWEB) “Se difendere la famiglia tradizionale significa meritarsi l’appellativo di ‘medievale’, allora sono fiero di esserlo”. È quanto dichiara il consigliere regionale della Lega Valerio Mancini, per rispondere “alle accuse rivolte agli amministratori locali che non hanno concesso il patrocinio all’Umbria Pride”.

“Nel 2015 e nel 2019 – spiega Manicni - ho sottoscritto con convinzione il manifesto valoriale promosso dalle associazioni delle famiglie e intendo rispettare il mio impegno. Se difendere la famiglia tradizionale, quella in cui ci sono un padre e una madre e i loro figli, equivale a essere medievale, sono fiero di esserlo. Capisco che la coerenza politica per alcuni non sia un valore, per me invece lo è. La concessione del patrocinio è un atto discrezionale che prevede una valutazione di merito. La decisione dei sindaci umbri che hanno negato il patrocinio all’Umbria Pride è coerente con la storia del centrodestra, che da sempre si è battuto per difendere e promuovere valori cardine della società, come la famiglia”.

“Ognuno - sottolinea Mancini - è libero di manifestare per ciò in cui crede. Ed è proprio nella piena convinzione che ciascuno debba rispettare le idee degli altri, che ritengo inopportune le critiche rivolte ai nostri sindaci. Utilizzare il termine ‘medievale’ in senso dispregiativo è del tutto fuori luogo. I nostri paesaggi, l’arte racchiusa nei monasteri e nelle basiliche, la bellezza dei nostri borghi, sono l’eredità che il Medioevo ci ha consegnato. La nostra università è nata proprio in quei secoli, che sono stati ricchi di cultura, arte, letteratura, e segnati dalla presenza di alcuni tra i più grandi pensatori della storia. Se quello al quale abbiamo assistito nelle piazze sabato scorso, scene che hanno impressionato i bambini che passeggiavano con le famiglie nei centri storici, è il nuovo rinascimento, allora sono fiero di vivere nel medioevo. Per tutti quelli che, come me, sono medievali fieri e orgogliosi, - conclude Mancini - ci vediamo dal 21 al 25 settembre 2022 a Gubbio in occasione del Festival del Medioevo”.