fillea (UNWEB) Rigenerazione urbana e transizione energetica sono stati i temi al centro della discussione proposta dalla Fillea Cgil dell'Umbria nel suo ultimo attivo dei quadri e delegati, svolto al Bic di Foligno.

"Non sono solo parole, sono esigenze, obiettivi imprescindibilmente legati l'uno all'altro all'interno del grande tema della sostenibilità ambientale, che tutti ci investe - spiega Elisabetta Masciarri, segretaria generale della Fillea Cgil dell'Umbria - Sì, perché come evidenziato dall'attivo, da un lato, riqualificare gli spazi urbani significa migliorare la qualità della vita e allargare la propria sfera sociale ed economica, dall'altro lato, una riconversione verde di tutti i settori economici, produrrebbe una modernizzazione tecnologica degli impianti, una riqualificazione personale delle competenze dei singoli lavoratori, con ripercussioni benefiche ormai non più trascurabili".

Interessante in questa direzione appare il tema delle "comunità energetiche" che, ha sottolineato uno dei relatori, l'architetto Diego Zurli, rappresentano una sperimentazione all'insegna della transizione energetica e una forma di riappropriazione di spazi pubblici e decisionali. Ma per poter avviare tutto questo sono necessarie cultura e formazione, affinché il cambiamento ormai ineludibile non finisca per travolgere le fasce più deboli, aumentando le disugualianze anziché favorire la coesione sociale.
Mario Margasini, presidente del comitato scientifico dell'associazione Nuove Ri-Generazioni, ha sottolineato in proposito che una gestione dall'alto di questi temi offre poche possibilità di intervento alla comunità, che invece chiede maggiore attenzione ai temi sociali.
Stimolante è stato il confronto fra i relatori presenti e i delegati intervenuti: Vincenzo Sgalla segretario Generale Cgil Umbria, Tatiana Fazi, segretaria nazionale Fillea, Manlio Mariotti, presidente Regionale Auser, in contatto con la platea che ha partecipato coinvolta, consapevole della rilevanza delle tematiche a livello locale e non solo.
L'aspetto geopolitico infatti, dalla crisi russo-ucraina, al riaffiorare delle tensioni tra le grandi potenze (Stati Uniti, Cina e Russia) è tutt'altro che marginale e impone ai paesi dell'eurozona più di una scelta.
Occorre scegliere se puntare o meno sull'autonomia strategica ed energetica, individuare gli strumenti per raggiungere la neutralità carbonica entro il 2050, come ci chiede l'Europa, occorre impostare una strategy. In questo quadro che si va delineando infatti, le questioni finanziarie e commerciali diventeranno inevitabilmente questioni politiche.
Alla luce di queste osservazioni, la Fillea Cgil Umbria, ritiene che l'attuale campagna elettorale, non stia affrontando questi temi con la dovuta attenzione.
"L'impegno della Fillea è quello di stimolare la politica, perché ne siamo parte attiva e nel far questo dobbiamo e vogliamo rispondere ai bisogni delle persone che rappresentiamo - afferma ancora Masciarri - Custodiamo con cura la nostra autonomia dai partiti politici, autonomia che non é indifferenza nei confronti della classe politica che si candiderà a guidare il Paese. Osserviamo perciò con attenzione i programmi elettorali e la capacità della politica di saper leggere e interpretare la realtà che ci circonda, sapendo distinguere le forze progressiste dalle altre, più sensibili e lungimiranti rispetto ai temi che la Fillea ha a cuore. Invitiamo quindi ad andare a votare con l'auspicio che dalla competizione elettorale escano rafforzati i valori della nostra Costituzione democratica e antifascista", conclude la segretaria Fillea.