conf stampa missione cina 3 (ASI) Perugia - Formalizzazione dei pre-accordi sottoscritti, predisposizione dei progetti “Umbria Jazz Shanghai” e “China Day 2016”, prosecuzione degli interscambi commerciali e di attrazione di investimenti in vari settori, attuazione degli accordi siglati a livello universitario, con il rafforzamento del progetto “Umbria Academy”, e consolidamento delle azioni avviate in materia di protezione ambientale, sicurezza alimentare e promozione turistica: possono essere così sintetizzate le azioni che porterà avanti la Regione Umbria per dare ulteriore concretezza ai risultati già ottenuti con la missione del “sistema dell’Umbria”, che si è svolta in Cina lo scorso novembre a Chongqing, Chengdu e Shanghai.

Il bilancio della missione è stato presentato oggi dal vice presidente della Giunta regionale e assessore allo sviluppo economico, Fabio Paparelli, che ha svolto anche la funzione di capo delegazione, alla presenza del Console Italiano a Chongqing e nel sud-ovest Cina, Sergio Maffettone, del direttore di Sviluppumbria, Mauro Agostini, del direttore di Confindustria Umbria, Aureliano Forcignanò e del direttore artistico di Umbria Jazz, Carlo Pagnotta.
“Siamo molto soddisfatti – ha detto Paparelli – perché da questa missione sono stati riportati risultati tangibili e documentabili che hanno ampliato il sistema di relazioni dell’Umbria a livello istituzionale, universitario, delle istituzioni culturali e con diversi soggetti economici. Sono infatti state sottoscritte intese che dovranno essere attuate e pre-intese che andremo a formalizzare nei prossimi mesi. I territori interessati sono quelli che oggi a tutti gli osservatori sembrano i più strategici per la Cina, e cioè Shanghai e il sud-ovest cinese. Nei prossimi giorni – ha annunciato partirà anche una campagna promozionale del sistema Umbria sul social cinese ‘wechat’ e informazioni sull’Umbria saranno disponibili in lingua cinese sul portale della Regione”.
Illustrando i risultati ottenuti, l’assessore ha detto “che vanno definiti gli ultimi dettagli per la possibile realizzazione di Umbria Jazz in Cina, a Shanghai. Il 30 aprile, 1 e 2 maggio 2016 Umbria Jazz organizzerà performance nell’ambito del JZ Festival di primavera, uno dei tradizionali eventi jazz di Shanghai”. Dal 6 all’8 maggio si terrà inoltre una edizione di Umbria Jazz nei più importanti e conosciuti Jazz Club di Shanghai. Le giornate saranno anche l’occasione per definire un evento di presentazione dell’Umbria e delle sue eccellenze. Nelle prossime settimane verrà verificata la possibilità di concerti-spot di Umbria Jazz, con il contributo dell’Ambasciata d’Italia, dei Consolati e di sponsor privati, nelle città di Pechino, Chongqing e Canton.
Altro appuntamento su cui si sta lavorando è il “China Day 2016” che rappresenta per l’Umbria una concreta opportunità. L’evento verrà incentrato sull’azione delle Regioni in Cina nell’ambito della più generale azione del “sistema Italia”, anche a seguito dell’affidamento alla Presidente Marini della guida della Commissione affari europei e internazionali da parte della Conferenza
“L’evento – ha detto Paparelli – consentirebbe di valorizzare i progetti e le buone pratiche portate avanti dall’Umbria, di trovare possibili convergenze per azioni interregionali e di rafforzare la credibilità della nostra regione presso gli interlocutori cinesi. Permetterebbe inoltre di approfondire alcuni aspetti specifici, come: il progetto di interscambio tecnologico in un’area strategica come Chongqing e il rafforzamento della promozione turistica dell’Italia e dell’Umbria nelle aree ad altissima domanda come quelle toccate dalla missione della Regione. Il China Day dovrebbe avere luogo nella seconda metà di marzo 2016 così da valorizzare al massimo gli eventi prima indicati che saranno previsti in Cina agli inizi di maggio 2016”.
La presenza di un certo numero di imprese, di Umbria Export, di Confindustria Umbria e di Sviluppumbria nella missione di sistema ha aperto un capitolo importante dell’iniziativa regionale in tema di relazioni internazionali e di internazionalizzazione. L’iniziativa attivato nuovi spazi per le imprese e facilitato la promozione del sistema produttivo umbro, sia verso l’interscambio commerciale e le collaborazioni industriali, che per l’interscambio di investimenti. “Sono una positiva conferma di ciò – ha sottolineato Paparelli - gli impegni concordati con Euro Brand a Chongqing (il più grande centro commerciale della Cina, in una zona franca ndr.), gli accordi sottoscritti da Sviluppumbria con i CCPIT di Chongqing e del Sichuan, i contatti costruiti tra imprese nei B2B, il contatto stabilito a Shanghai per iniziativa dell’Ambasciata italiana col Poly Group, il terzo gruppo immobiliare del mondo specializzato in investimenti all’estero e in particolare per acquisizioni da valorizzare a fini turistici, ma anche nell’agroalimentare, soprattutto vino. “Il Servizio politiche per il credito e internazionalizzazione delle imprese della Regione e Sviluppumbria dovranno organizzare – ha aggiunto l’assessore - le visite in Umbria di Eurobrand, del Poly Group, seguire i contatti tra imprese, predisporre una seconda missione regionale per la primavera 2016, selezionare e organizzare, d’accordo con l’ICE di Shanghai, la presenza delle imprese umbre nell’ambito della settimana di Umbria Jazz a Shanghai”. La Regione conferma infine il sostegno a Casa Umbria e valuterà le modalità di sostegno al nuovo progetto in base a ciò che a breve verrà proposto.
Sulla scorta dei risultati ottenuti dagli incontri tenutisi lo scorso settembre, a Perugia, con la Commissione Istruzione del Sichuan e in ottobre, a Pechino, nell’ambito della CEE (China Education Expo), la missione ha inoltre stabilito intese con i responsabili di settore al massimo livello dei governi locali e con le istituzioni formative più importanti di Chongqing, Chengdu, Shanghai, dove sono stati siglati alcuni accordi o preaccordi direttamente dalla Regione (Sichuan, gia’ autorizzato e Chongqing- Changning pre-accordi), mentre altre intese sono stati siglate dall’Università di Perugia con prestigiosi atenei delle tre città e province cinesi. “Ciò – ha spiegato Paparelli – ci consente di avviare dirette collaborazioni nell’ambito della formazione e dello scambio di studenti e ricercatori con realtà strategiche della Cina”.
“Si dà così concretezza alle grandi potenzialità dell’azione svolta dall’Università degli Studi di Perugia. Gli interessi prioritari dei partner cinesi – ha sottolineato l’assessore - si orientano verso l’insegnamento della lingua italiana, l’insegnamento artistico coniugato col design, con la moda, con la tutela e la valorizzazione dei beni culturali materiali e immateriali, l’insegnamento e la ricerca sulle energie rinnovabili, le biotecnologie, la protezione ambientale, la sicurezza alimentare, l’ingegneristica meccanica ed elettronica, le scienze mediche. Per questo – ha proseguito Paparelli - è importante rafforzare il progetto Umbria Academy, che può assicurare una sinergia inedita e positiva tra gli Istituti di Alta Formazione dell’Umbria, e tra questi e la Regione, potenziando le attività di accoglienza e di promozione internazionale del sistema formativo umbro e migliorando l’offerta formativa in alcuni settori strategici”.
Sul fronte della sicurezza alimentare e della protezione ambientale, Paparelli ha ricordato che col programma MAE-Regioni-Cina (conclusosi nel 2013) e successivamente grazie alla collaborazione promossa dal nuovo Consolato italiano di Chongqing, questi temi sono stati oggetto di una forte e riconosciuta iniziativa dell’Umbria. Ora siamo di fronte alla richiesta di dare vita, nel 2016, ad un forum sulla sicurezza alimentare nel Sichuan che coinvolga l’Università di perugia, il Parco Tecnologico Agroalimentare dell’Umbria, l’Istituto Zooprofilattico, le imprese del settore dell’agroalimentare e dell’agromeccanica. Il tutto in collegamento col progetto operativo di un master universitario in inglese, rivolto principalmente agli studenti cinesi, da realizzarsi a Perugia da parte dell’Università, in collaborazione con l’Agricoltural University del Sichuan. Per quanto riguarda la protezione ambientale si sta implementando l’accordo di collaborazione sottoscritto, nel luglio scorso all’EXPO di Milano, da ARPA Umbria e dal Dipartimento di Protezione Ambientale di Chongqing, con l’obiettivo di definire un progetto pilota di assistenza tecnica e di formazione col Dipartimento di Protezione Ambientale di Chongqing, di avviare collaborazioni industriali, di scambio di investimenti tra imprese umbre e cinesi del settore che può ulteriormente ampliarsi, alla richiesta del Dipartimento di Protezione Ambientale del Sichuan di stabilire un accordo di collaborazione operativa con ARPA Umbria.
Per quanto riguarda il turismo la missione ha evidenziato grandi potenzialità di crescita della domanda nei bacini del sud-Ovest Cina e di Shanghai. Tutti i dati indicano un potenziale molto alto del turismo verso l’Umbria e condizioni favorevoli per un’attività di promozione forte e redditizia nelle aree indicate anche facilitata dal miglioramento dei voli (tra cui il diretto Roma-Chongqing, da cui solo lo scorso anno un milione di turisti cinesi verso l’estero), dall’accordo stabilito con la Regione Lazio per la promozione di pacchetti comuni, dalla crescente attenzione di operatori turistici cinesi verso l’Umbria e dalla forte richiesta delle istituzioni cinesi di settore a collaborare operativamente con la nostra Regione. In questo ambito sono stati invitati in Umbria nel 2016 i responsabili del turismo di Chongqing, del Sichuan e il Governatore di Changning (Shanghai).
Si lavorerà alla realizzazione di un progetto turistico rivolto alla Cina per il 2016 su cui far confluire il lavoro già fatto e le opportunità dettate dai contatti e dalle nuove idee maturate nel corso della missione. Particolari risultati ha dato infine l’azione combinata di Sviluppumbria, ARPA e del Parco Tecnologico Agroalimentare. Oltre al confermato apporto della Fondazione Italia Cina, sia in ambito di relazioni istituzionali, di comunicazione, dell’avvio del progetto Umbria Jazz e, potenzialmente, per quanto riguarda il settore turistico. Va sottolineata anche la preziosa collaborazione di Uni-Italia, per quanto riguarda il recupero del flusso di studenti cinesi a Perugia e l’apertura di un quadro di relazioni, che se ben sfruttato, potrà portare molti vantaggi al sistema formativo umbro.
“La sequenza di iniziative illustrate oggi– ha detto Mauro Agostini di Sviluppumbria – testimoniano che l’approccio di una realtà piccola come l’Umbria verso un mercato complesso come quello cinese si è positivamente caratterizzato come sistemico, continuativo e coordinato. E’ finito il tempo delle missioni spot – ha detto Agostini. Il lavoro va programmato e disteso nel tempo, con azioni capaci di mettere insieme diversi soggetti e strumenti”.
“Da parte di Confindustria Umbra - ha affermato il direttore Forcignanò – c’è piena disponibilità a procedere su questa strada, nell’ambito di una cornice istituzionale che costituisce l’elemento fondamentale di un nuovo modo di rapportarsi a livello internazionale. La missione è stata utile perché ha creato le condizioni ottimali per allineare gli interessi delle imprese umbre con quelle cinesi”.
“Da due anni a questa parte il nostro Consolato – ha detto il console Sergio Maffettone– ha affiancato l’Umbria in questo progetto che è stato portato avanti con costanza e continuità in aree dove le iniziative possono riuscire e svilupparsi. In particolare – ha aggiunto – quest’anno Chongqing ha visto crescere il proprio Pil dell’11%, in controtendenza rispetto alla frenata registrata nel resto del Paese, mentre Chengdu, un’altra delle mete della missione, è stata dichiarata città più attrattiva per il business straniero. Il successo ottenuto dal sistema Umbria – ha concluso – è dato in primo luogo dalla concretezza delle proposte presentate che hanno consentito la stipula di accordi e pre accordi istituzionali, turistici, accademici e imprenditoriali, In secondo luogo dalla chiarezza che ha permesso di far emergere segmenti di eccellenza complementari al tessuto industriale cinese, in particolare per quanto riguarda i settori agroalimentare, del commercio, delle ambiente hanno ottime prospettive”.
Carlo Pagnotta ha evidenziato come “il marchio di Umbria Jazz ha avuto successo praticamente ovunque nel mondo e quindi può funzionare anche in Cina. L’opportunità che si sta costruendo a Shanghai, dove UJ dovrebbe inserirsi a fine aprile nell’ambito di uno dei due più famosi Festival jazz della città, è importante sia per il brand Umbria Jazz che per l’intera regione. Si tratta – ha aggiunto di un veicolo promozionale importantissimo per l’Umbria da affiancare – ha sottolineato – Pagnotta – ad eventi di promozione turistica e culturale che diano il senso dell’eccellenza dell’Umbria”.
La componente imprenditoriale della missione era costituita dalle aziende: Cantina Bartoloni, Cantina Tudernum, Benedetti Grigi, Goretti, Farchioni, Skyrobotic, Gruppo Filippetti, Umbria Packaging e Agrimec.