(UNWEB) – Perugia, 19 luglio 2025 – In un'estate segnata da temperature sempre più elevate e ondate di calore sempre più frequenti, la Regione Umbria rafforza il proprio impegno per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Con l'approvazione delle nuove "Linee di indirizzo per la protezione dei lavoratori dal calore e dalla radiazione solare", la giunta regionale interviene in modo strutturale per prevenire i rischi connessi all'esposizione al caldo estremo, soprattutto per chi opera all'aperto o in ambienti non climatizzati.
"Abbiamo il dovere di tutelare i lavoratori – dichiara la presidente Proietti. La salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro rappresentano un diritto irrinunciabile e una responsabilità collettiva. In un contesto in cui il cambiamento climatico impone nuove sfide, dobbiamo agire con visione e responsabilità per tutelare chi è più esposto. Per questo la giunta regionale ha adottato le nuove linee guida, recependo il documento condiviso dalla Conferenza delle Regioni e delle Province autonome".
Le nuove disposizioni, approvate nella seduta del 16 luglio, aggiornano e sostituiscono le indicazioni regionali precedenti, armonizzando le migliori pratiche nazionali. Tra le misure previste: obbligo per i datori di lavoro di valutare il rischio da calore anche attraverso indicatori scientifici come il WBGT e l'uso del portale Worklimate, organizzazione del lavoro in fasce orarie meno critiche, fornitura di acqua e zone d'ombra, sorveglianza sanitaria per le fasce più vulnerabili.
Il documento offre inoltre indicazioni operative per intervenire tempestivamente in caso di sintomi da stress termico, e prevede regole specifiche per settori come agricoltura, edilizia e logistica. Obbligatorio anche l'aggiornamento dei documenti di valutazione del rischio in caso di appalti.
Il provvedimento si inserisce in un percorso già avviato a livello regionale: la presidente Proietti ha infatti firmato un'ordinanza che vieta il lavoro nelle ore centrali della giornata, nei giorni in cui è previsto un rischio "Alto" da esposizione al calore secondo i dati ufficiali.
"Questo atto – aggiunge la presidente – rappresenta un importante passo avanti offrendo strumenti concreti ai datori di lavoro e agli operatori della prevenzione per garantire condizioni salubri e sicure nei luoghi di lavoro. Il documento promuove un approccio sistemico che va dalla valutazione dei rischi alla formazione, dalla sorveglianza sanitaria all'organizzazione dei tempi di lavoro. La nostra priorità è chiara: nessun lavoratore deve essere esposto a rischi evitabili".