Presidente Regione Umbria Stefania Proietti ed il patron di Uj Carlo Pagnotta(UNWEB)– Perugia,  – "Il successo di Umbria Jazz 2025 è sicuramente nella musica straordinaria che ha risuonato nei teatri, nelle piazze e nelle strade di Perugia, ma è anche nella capacità di un'intera comunità di lavorare insieme, in sintonia, per garantire la grande qualità artistica, sicurezza, accoglienza e sostenibilità. A nome della Regione Umbria, desidero ringraziare tutti coloro che, in ogni ruolo e funzione, hanno contribuito a rendere possibile questa edizione: le forze dell'ordine, il personale sanitario, la protezione civile, gli operatori pubblici e privati, i volontari e naturalmente le cittadine e i cittadini che hanno partecipato con spirito di rispetto e collaborazione". È quanto dichiara la presidente Proietti al termine di un'edizione di Umbria Jazz che ha registrato numeri straordinari e confermato la centralità del festival nella vita culturale e civile della regione.

Oltre 34.000 biglietti venduti e un incasso lordo di 2,1 milioni di euro, con una presenza stimata di circa mezzo milione di persone nel centro storico del capoluogo umbro: questi i dati che sintetizzano l'impatto di un evento che ha coinvolto un pubblico trasversale e internazionale, valorizzando il tessuto urbano, il sistema dell'ospitalità e il profilo green dell'organizzazione.

"Umbria Jazz è un punto di riferimento internazionale – ha aggiunto la presidente – ma è anche un banco di prova complesso per l'intero sistema che lo gestisce, sotto il profilo logistico, sanitario, della sicurezza e della mobilità. Ringrazio per questo le prefetture, la questura, i comandi dei carabinieri e della guardia di finanza, la polizia municipale, i vigili del fuoco, le centrali operative del 118, la struttura regionale di protezione civile e il personale del festival, che hanno assicurato un presidio costante e discreto, garantendo ordine, prontezza e professionalità".

Nonostante la straordinaria affluenza, il festival si è svolto in un clima sereno, grazie a una regia organizzativa che ha saputo far dialogare in modo efficace le diverse componenti istituzionali. L'attenzione per la sostenibilità ha rappresentato anche quest'anno un elemento distintivo: riduzione dell'uso della plastica, flotta di auto elettriche, carta riciclata per i servizi e coinvolgimento attivo dello staff nella gestione responsabile delle risorse. "Un impegno coerente con le nostre politiche regionali in materia ambientale – sottolinea Proietti – che vede nella cultura uno dei canali più potenti per diffondere una nuova consapevolezza ecologica".

Grande rilievo anche per l'attività formativa legata alle Clinics di Umbria Jazz, che hanno festeggiato il quarantesimo anno di collaborazione con il Berklee College of Music di Boston, una delle esperienze educative più longeve e prestigiose del settore. "Coltivare il talento e offrire opportunità formative di respiro internazionale è una missione che condividiamo profondamente come Regione – afferma Proietti – e che trova in Umbria Jazz un modello virtuoso di integrazione tra cultura e formazione".

Importante anche il riscontro mediatico e digitale del festival: più di un milione di visualizzazioni sui social, 70 mila follower su Instagram, 290 mila contatti unici in copertura organica e un traffico giornaliero di circa 190 mila utenti sul sito ufficiale. Radio Monte Carlo, emittente partner del festival, ha trasmesso oltre 120 ore di diretta da Perugia, contribuendo a portare l'atmosfera di Umbria Jazz in tutta Italia.

"Questa edizione – conclude la presidente Proietti – è la dimostrazione che l'Umbria, quando mette in rete le sue migliori energie, sa esprimere un livello altissimo di proposta culturale e di gestione pubblica. Il nostro compito è valorizzare questi momenti e proiettarli nel futuro: lo faremo sostenendo convintamente il lavoro della Fondazione Umbria Jazz, del patron Carlo Pagnotta, del presidente Stefano Mazzoni e di tutto lo staff, accompagnando l'amministrazione comunale e investendo sulla cultura come motore di sviluppo e coesione sociale".