Dicembre2015 Consiglio e Assemblea sindaci 004Mismetti: “In equilibrio, ma impossibilitati a fare scelte. Contiamo su un 2016 più tranquillo”
(ASI) Perugia, – Con l'approvazione da parte del Consiglio provinciale di Perugia del Bilancio di previsione 2015 si chiude, secondo gli auspici del presidente Nando Mismetti, la fase dell'emergenza e si apre quella della riorganizzazione che dovrà vedere l'Ente trasformarsi nella “Casa dei Comuni”.

Il via libero definitivo al documento finanziario è giunto questa mattina con 8 voti favorevoli, 2 contrari e 3 astensioni dall'assemblea consiliare, la cui seduta è stata preceduta da quella dei sindaci, chiamati ad esprimere il loro parere. “Quello che si chiude oggi – ha dichiarato rivolgendosi ai primi cittadini il presidente Mismetti - è un bilancio, frutto di un lavoro impegnativo fatto con Governo e Regione, di equilibrio che non ha permesso di fare scelte a questo Ente. In questo anno di transizione abbiamo cercato di tenere i conti a posto per arrivare alla chiusura del bilancio. Siamo arrivati a questo risultato grazie al Decreto 78, che ha permesso il trasferimento di deleghe e dipendenti provinciali alla Regione Umbria dal 1° dicembre, e allo stanziamento di risorse da parte della stessa Regione”. Mismetti ha quindi ricordato come, mentre si è conclusa la partita legata alla formazione e ai centri per l’impiego, che possono contare su risorse per i due terzi provenienti dallo Stato e per un terzo dalla Regione, resti aperta la partita della Polizia Provinciale il cui personale è stato inserito nel Portale Nazionale della mobilità. “Da gennaio la Provincia diventerà “casa dei Comuni” - ha poi aggiunto Mismetti -: su questo dobbiamo lavorare per il futuro dando servizi concreti ai municipi sempre più bisognosi di aiuti”. Da rivedere poi secondo il presidente, è il rapporto fra Città Metropolitane (dieci) e Province (settantasei) “perché – sono le parole di Mismetti - è chiarissima fin d’ora l’intenzione del Governo di finanziare le 10 grandi aree a scapito delle 76 periferiche”. Il presidente si è detto infine fiducioso che nel 2016 il bilancio possa avere un iter più tranquillo e che si possa andare ad una riorganizzazione dell'Ente che punti a dare servizi utili e concreti nelle importanti deleghe che comunque gli restano in carico. Il valore complessivo del bilancio ammonta a 419 milioni. “La predisposizione del documento contabile approvato dal Consiglio – si legge nella relazione tecnica - presenta forti criticità dovute prevalentemente alla ulteriore, pesantissima, riduzione delle risorse disponibili operata con la legge n. 190/2014 (legge di stabilità 2015). L’entità delle riduzioni di risorse approvate con leggi dello Stato è tale che, ad oggi, risultano seriamente compromessi gli equilibri finanziari dell’Ente e, con essi, la capacità di assicurare i servizi essenziali che, sempre per leggi dello Stato e della Regione, la Provincia deve erogare. La spesa per il personale si conferma in diminuzione rispetto al 2014 confermando un trend di riduzione costante di tale spesa, che passa dai circa euro 41.665.722,04 del 2012 a euro 36.531.585,88 del 2015. A regime la riduzione della spesa è stimabile in 4,5 milioni di euro. L’obiettivo del patto di stabilità interno per non è stato conseguito. Sul piano degli investimenti, il piano triennale per l’anno 2015 investimenti totali per € 44.664.369,64, dei quali €. 25.847.085,20 sul settore Viabilità, €. 7.533.756,31 sul settore Edilizia, €. 7.944.554,24 sul settore Ambiente e Territorio e €. 3.338.973,89 per gli altri Servizi dell’Ente. Come detto, prima di incassare l'approvazione del Consiglio, il Bilancio è stato sottoposto al parere dell'Assemblea dei sindaci che si è espressa con 25 voti favorevoli, 6 astenuti e un contrario.

Bilancio – Il dibattito
Perugia,  - “Ci saremmo aspettati una preventiva condivisione – ha dichiarato nel corso dell’Assemblea dei Sindaci il vicesindaco di Perugia Urbano Barelli - tuttavia diamo ai nostri rappresentanti in Consiglio provinciale il mandato per verificare se astenersi o dare un voto contrario”. Una sorta di segnale politico di apertura fatto proprio anche, in Consiglio, da Floriano Pizzichini che, dichiarando di astenersi, ha auspicato per il futuro “una gestione dell'Ente condivisa con l'intero organo consiliare, all'interno del quale poco senso ha parlare di maggioranza e opposizione”. Analoga la posizione del consigliere Giampiero Panfili che ha fatto osservare come dai sindaci sia giunto un chiaro segnale di collaborazione. Contrario al Bilancio, per motivi politici e di contenuti, si è invece espresso Riccardo Meloni che ha parlato di “percorso autonomo compiuto dalla maggioranza”. Per quest'ultima sono intervenuti Roberto Bertini e Erika Borghesi che hanno fatto notare gli enormi sforzi compiuti dalla struttura e dagli organi politici per giungere ad un risultato “tutt'altro che scontato”. “Ora iniziamo a ragionare sui servizi – sono state le parole di Bertini -, riorganizzando la struttura e tornando a motivare il personale”.