(UNWEB) – Perugia, – La città di Perugia ospita la prima edizione del Festival internazionale per la parità di genere, unico in Italia, che porterà nel cuore dell'acropoli, dal 16 al 18 ottobre, un fitto calendario di eventi. Tre giorni, oltre 30 appuntamenti, 3 spettacoli, una mostra, più di 100 speaker nazionali e internazionali e una programmazione che intreccia talk, workshop, presentazioni di libri, proiezioni e spettacoli teatrali.
La manifestazione è stata presentata oggi nel salone d'onore di Palazzo Donini nel corso di una conferenza stampa alla presenza del vicepresidente della Regione Tommaso Bori e istituzioni regionali e comunali. Ideata e coordinato da Giuseppina Bonerba, docente di Semiotica all'Università degli Studi di Perugia insieme a Rita Zampolini e Pia Fanciulli, l'iniziativa è sostenuta dalla regione Umbria con una vasta rete di partner istituzionali, dal Comune di Perugia alla Camera di commercio dell'Umbria, dalla Fondazione Perugia all'OSCE.
Il vicepresidente Bori in apertura della conferenza stampa ha dichiarato "Sono felice che l'idea di portare a Perugia – città che già ospita con intelligenza e qualità tanti festival di rilievo internazionale – un vero e proprio festival internazionale dedicato alla parità di genere, sia stata un'intuizione felice che la regione ha sostenuto con grande convinzione. Partecipo con entusiasmo a questa prima edizione, con la volontà che possa rappresentare l'avvio di un percorso duraturo, capace di consolidarsi e crescere negli anni. Viviamo un tempo purtroppo segnato dall'odio, odio verso ciò che è diverso, verso ciò che non rientra in schemi precostituiti. Non parlo solo delle guerre che sconvolgono il mondo, ma anche di ciò che accade nei nostri territori e che trova una delle sue radici proprio nel linguaggio, nei commenti violenti che leggiamo ogni giorno sui social. Da quella violenza verbale e psicologica nasce spesso la violenza fisica. E se l'odio colpisce migranti, persone con orientamenti sessuali differenti, chi ha un colore della pelle o una fede religiosa diversa, la forma più forte e diffusa di violenza si concentra in modo intersezionale sulle donne. Il genere femminile, ancora oggi, è il principale bersaglio di discriminazioni e aggressioni, come i dati purtroppo confermano.
Per questo considero vincente l'approccio scelto da questo festival: un approccio intersezionale e multidisciplinare, che affronta i temi della parità in ogni ambito – dall'impresa all'università, dalla ricerca alla vita quotidiana. Solo così possiamo creare gli anticorpi necessari contro l'odio che rischia di caratterizzare la nostra quotidianità, online e offline, e che purtroppo vediamo riflesso anche negli scenari internazionali.
Questo festival rappresenta un passo importante in quella direzione e per questo la regione ha scelto di sostenerlo con convinzione".
Il Festival si aprirà giovedì 16 ottobre a Palazzo Cesaroni con i saluti istituzionali e l'intervento della Fondazione Giulia Cecchettin in dialogo con il vicepresidente della regione Tommaso Bori. La prima giornata sarà dedicata al rapporto tra imprese e parità, al tema degli stereotipi e al passaggio generazionale nelle aziende, con la partecipazione di Carolina Cucinelli. In chiusura, un importante panel su esperienze positive in agricoltura vedrà la presenza dell'assessora con delega alle Politiche di parità di genere e antidiscriminazione, Simona Meloni. La serata si sposterà al Teatro del Pavone con lo spettacolo "Spaiderman".
Venerdì 17 ottobre i lavori si concentreranno sul contrasto alle discriminazioni, affrontando intelligenza artificiale e salute di genere, diversity management, giovani e divari generazionali, parità nelle forze armate e buone pratiche europee. Nel pomeriggio si parlerà di violenza di genere, etica della cura e accoglienza inclusiva, con gli interventi della sindaca di Perugia Vittoria Ferdinandi e del direttore di Rai Umbria Giovanni Parapini. La giornata si concluderà con lo spettacolo "Per il mio bene", produzione teatrale dell'Università di Perugia.
Sabato 18 ottobre il Festival si chiuderà con una giornata dedicata al linguaggio e all'informazione, alla ricerca e all'intelligenza artificiale applicata alla parità, alla violenza online e allo sport come nuova narrazione. Nel pomeriggio spazio al movimento Se non ora quando, seguito dall'intervista a Rula Jebreal su "Genere e genocidio a Gaza" e dal panel con il sociologo Stefano Ciccone sulla violenza maschile e la guerra. In serata il sipario calerà con la stand-up comedy di Yoko Yamada.
Perugia, con i suoi luoghi simbolo – dalle Sale di Palazzo Cesaroni al Teatro del Pavone, dal Centro Servizi Camerali Galeazzo Alessi alla Loggia dei Lanari – diventerà teatro di una maratona culturale che mette al centro inclusione, equità e pace, trasformando la parità di genere in motore di progresso civile e sociale.