(UNWEB) – Perugia, – Nel corso di una conferenza stampa, cui ha voluto presenziare anche la presidente Stefania Proietti, per "ringraziare di veder realizzato questo 'sogno' di cooperazione tra tanti soggetti al fine di promuovere un futuro per la nostra regione fatto di rispetto dell'ambiente e utilizzo delle energie rinnovabili" e per ricordare come l'Umbria sia stata delegata dal Comitato europeo delle regioni al compito di redigere il parere sull'attuazione delle politiche ambientali per la prosperità e la sicurezza, che vedrà la città di Assisi l'anno prossimo ospitare una sessione europea ad esso dedicata, è stata illustrata a Palazzo Donini la missione della Regione Umbria alla 30esima Conferenza delle Parti sui cambiamenti climatici in programma a Belem, in Brasile.
Si tratta del più grande evento globale dedicato alle discussioni e ai negoziati sui cambiamenti climatici a cui partecipano 198 paesi, dove la delegazione regionale sarà ospite dal 12 al 14 novembre all'interno del Padiglione Italia denominato "Made for our Future", piattaforma per valorizzare esperienze, innovazione e impegno per la sfida climatica.
L'evento curato dalla Regione Umbria, e organizzato in partnership con Comune di Assisi, Arpa Umbria e Centro Interuniversitario di Ricerca sull'Inquinamento e sull'Ambiente dell'Università degli Studi di Perugia dal titolo "La transizione ecologica nella Regione Umbria: dalla neutralità climatica alla mitigazione dell'inquinamento delle falde", è frutto della partecipazione alla manifestazione di interesse indetta dal Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica che ha consentito alla proposta avanzata da Regione e Comune di Assisi di poter usufruire del panel in qualità di ospiti.
L'assessore con delega all'adattamento e mitigazione dei cambiamenti climatici, Thomas De Luca ha voluto sottolineare con forza come sia "veramente un piacere quello di essere stati ammessi dal Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica alla partecipazione alla Cop30, dove avremo la possibilità di portare le best practice dell'Umbria, come modello di riferimento a livello anche internazionale. Parleremo dell'esperienza del Comune di Assisi con la sua comunità energetica, ma anche del progetto S.i.e.r.o. che è la prima applicazione al mondo di una tecnologia naturale per poter bonificare le falde acquifere, della sperimentazione degli apiari delle cave da riqualificare e, direi soprattutto, di quanto stiamo facendo per mettere in sicurezza il livello delle acque del Lago Trasimeno".
Il sindaco di Assisi Valter Stoppini e la vicesindaca Veronica Cavallucci hanno spiegato che la presenza alla COP30 servirà per condividere l'esperienza relativa alla Comunità energetica rinnovabile (Cer) "Cantico Ets" la comunità assisana per la neutralità e la transizione inclusiva e condivisa, la prima a regime pubblico-privato dell'Umbria, nata quando Stefania Proietti era sindaco della città, l'adesione al Patto dei Sindaci con la contestuale redazione del Piano d'Azione per l'Energia Sostenibile e il Clima e il sostegno dell'European City Facility.
A Belèm il direttore generale di Arpa Umbria, Alfonso Morelli, illustrerà le strategie e le buone pratiche per supportare la pubblica amministrazione nella gestione delle criticità climatiche e ambientali, valorizzando dati, ricerca applicata e strumenti operativi di monitoraggio, mentre la professoressa Elisa Moretti del Dipartimento di Ingegneria – CIRIAF dell'Università degli Studi di Perugia approfondirà i modelli territoriali e comunitari per l'autonomia energetica.
Saranno inoltre presenti alla COP30 Manuel Boccolini, amministratore delegato di Manini Prefabbricati Spa e vicepresidente di Confindustria Perugia, che racconterà come le imprese umbre stanno integrando i principi ESG nei propri processi produttivi e strategici, e Andrea Campioni, Director of Business Area di Ramboll Environment & Health Italy, che presenterà la tecnologia di Enhanced Reductive Dechlorination che è alla base del progetto S.i.e.r.o., con Andrea Sconocchia, responsabile del Servizio Bonifiche e Progetti Speciali di Arpa Umbria, che illustrerà un modello organizzativo per la bonifica sostenibile e circolare delle acque di falda, sviluppato in conformità con i principi ISO 59020:24 e UNI/TS 11820:24, fondato sulla collaborazione tra enti pubblici, imprese e mondo della ricerca.
I lavori si concluderanno con una tavola rotonda che vedrà la partecipazione del Ministero dell'Ambiente e della Sicurezza Energetica e di altri stakeholder internazionali, e offrirà l'occasione per un momento di confronto aperto sulle più efficaci strategie globali per la mitigazione dell'inquinamento e la neutralità climatica.
