Palazzo Donini 2(UNWEB) – Perugia,  - L'Avvocatura regionale in nome e per conto della Regione Umbria, alla luce di continue e protratte errate, inveritiere, scorrette informazioni che si susseguono relativamente alle vicende processuali e amministrative relative al caso stadio-clinica con il Comune di Terni, comunica quanto segue.

In esito all'udienza davanti al Tar del 18 novembre 2025 si riproduce e si allega alla presente il processo verbale con le risultanze formalizzate davanti ai giudici amministrativi: "TAR UMBRIA VERBALE UDIENZA DEL 18.11.2025 RG 447/2025. Si dà atto che le cause sono chiamate secondo l'ordine delle fasce orarie di discussione pubblicate sul sito internet istituzionale della GA. Sono presenti gli avvocati: Luca Benci ed Anna Rita Gobbo per la parte ricorrente; Paolo Gennari e Francesco Silvi per l'amministrazione resistente; Giovanni Ranalli per le controinteressate Ternana Women Srl e Ternana Calcio Srl; Carmine Andrea Silvestri per la controinteressata Stadium SpA. Su richiesta congiunta di tutte le parti, il Presidente dispone l'abbinamento al merito dell'istanza cautelare e rinvia la discussione all'Udienza Pubblica del 27 gennaio 2026".
Dal chiaro tenore letterale di tale documento processuale risulta inequivocabilmente:

1) La Regione dell'Umbria per il tramite della propria Avvocatura non ha in alcun modo e forma ritirato l'istanza cautelare o rinunciato all'udienza del 18.11.2025.

2) Su richiesta congiunta di tutti i legali delle parti il Presidente ha accolto la fissazione breve della trattazione per l'udienza del 27 gennaio 2026.

3) Nell'udienza pubblica del 27 gennaio 2026 verranno trattati in "abbinamento al merito dell'istanza cautelare".

Stante quanto sopra è di tutta evidenza la correttezza del comportamento tenuto dalla Regione sia nella sostanza che nella comunicazione a tutti i cittadini della regione.
La Regione dell'Umbria, pertanto, continuerà, nel rispetto degli strumenti previsti dall'ordinamento giuridico, in regime di massima pubblicità e trasparenza, a tutelare i propri diritti soggettivi e interessi legittimi in una vicenda nella quale ha sempre agito nel rispetto delle regole amministrative e giudiziali.

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