(UNWEB) – Perugia, – In merito ad alcune dichiarazioni da parte di esponenti istituzionali del Comune di Terni in riferimento all'installazione di una Stazione Radio Base per la telefonia mobile in Strada dei Mandrilli a Terni, la Regione Umbria ritiene necessario intervenire per fornire una ricostruzione corretta dei fatti e chiarire alcune affermazioni che non corrispondono alla realtà. L'impianto in oggetto non ha avuto alcun "permesso" dalla Regione Umbria. È importante precisare che la Regione non rilascia autorizzazioni per la realizzazione di impianti di questo tipo, né è stata chiamata ad esprimere pareri nell'ambito delle procedure in questione.
In merito all'installazione di tali impianti, il rilascio dell'autorizzazione è di competenza del Comune di Terni, che opera in qualità di Amministrazione procedente della Conferenza di Servizi. La determinazione del Comune di Terni documenta l'assenza di qualunque intervento o decisione riconducibile alla Regione Umbria. Come si evince gli Enti e gli Uffici coinvolti nella Conferenza di Servizi decisoria hanno visto partecipare, come prassi, ARPA Umbria per le valutazioni tecnico-scientifiche sul rispetto dei limiti di esposizione ai campi elettromagnetici. Come emerge dalle documentazioni autorizzative assunte dal Comune di Terni nel procedimento in questione sono stati interessati l'ufficio edilizia produttiva e l'ufficio ambiente del Comune di Terni e nelle varie fasi del procedimento hanno partecipato anche l'Ufficio Viabilità del Comune di Terni e il Servizio Viabilità della Provincia di Terni per le competenze specifiche. Si ribadisce che ARPA, in ottemperanza alla Legge, non ha margini discrezionali, limitandosi a verificare che i livelli emissivi rientrino nei valori di norma nazionale.
"Esprimo massima vicinanza ai cittadini del Comitato di Strada dei Mandrilli - afferma l'assessore regionale all'ambiente Thomas De Luca - è l'ennesima dimostrazione di come la mancanza di una efficace comunicazione e l'assenza di pianificazione urbanistica per la localizzazione degli impianti possa essere all'origine di gravi criticità che impattano sulla sfera individuale e collettiva. La stessa attenzione rivolta nei mesi passati all'impatto paesaggistico dell'installazione di pale eoliche e impianti fotovoltaici andrebbe dedicata anche quando si rilasciano autorizzazioni di questo tipo. Un caso diverso ma simile a quello della cabina primaria di Ferentillo, dove i danni lasciati da chi ci ha preceduto sono diventati irreversibili. Siamo a piena disposizione del Comitato per fare massima chiarezza sulla vicenda e per supportare il Comune nell'adozione di strumenti che la legge consente di adottare per disciplinare preventivamente le aree di installazione e conciliare così lo sviluppo tecnologico con la tutela della salute e del paesaggio. Al fine di fare piena trasparenza, esaminare la documentazione, chiarire se siano stati rispettati i termini di comunicazione previsti dalla normativa e trovare soluzioni condivise aiutando il Comune a capire come si possa procedere celermente all'adozione di un proprio regolamento nonché alla luce delle comprensibili preoccupazioni della cittadinanza, la Regione Umbria ha convocato nei prossimi giorni un tavolo di confronto istituzionale con la partecipazione del comitato cittadino".
