(UNWEB) – Perugia, – "Oggi la Giunta regionale ha adottato due dimensionamenti scolastici con sospensiva, rispetto alle misure imposte dal Governo Meloni. Si tratta di un atto cautelativo, necessario per rispettare il termine fissato dal Ministero al 30 novembre 2025 e per proteggere la Regione da possibili responsabilità economiche, come indicato dalla diffida ministeriale che segnala potenziali richieste di danni erariali in caso di ritardi. L'efficacia dei provvedimenti resta sospesa fino ai pronunciamenti sui ricorsi già pendenti al Tar di Toscana e Campania e su quello straordinario al Presidente della Repubblica, presentato dalla Regione Umbria a tutela delle autonomie scolastiche umbre".
Lo ha spiegato l'assessore all'Istruzione della Regione Umbria, Fabio Barcaioli, che insieme alla Giunta ha gestito un passaggio delicato in un quadro normativo complesso, segnato dalle riforme della Missione 4 del Pnrr e dalle imposizioni del Ministero dell'Istruzione.
La Regione lavora da mesi per contrastare il modello nazionale che riduce gli organici dei dirigenti scolastici applicando parametri rigidi. Nonostante il Decreto 124/2025 abbia aumentato il numero complessivo delle autonomie in Italia, all'Umbria non è stata assegnata alcuna riserva aggiuntiva. Il provvedimento approvato oggi stabilisce una sospensiva per l'anno scolastico 2026/2027, evitando l'applicazione immediata della riduzione di organico prevista a livello centrale e tutelando il sistema regionale dal rischio di sanzioni della Corte dei Conti.
In questa cornice è stata individuata la necessità di intervenire diminuendo due autonomie, una a Gubbio e una a Terni. Barcaioli ha spiegato: "Negli ultimi anni la Regione aveva già dimensionato sette istituti, sei nella provincia di Perugia e uno a Terni. Con il provvedimento odierno, la riduzione complessiva arriva a sette istituti nella provincia di Perugia e due a Terni. Trattandosi di una sospensiva, la provincia di Terni può ora valorizzare il proprio peso istituzionale nell'interlocuzione diretta con il ministro Valditara che finora non ha fornito risposte adeguate alle nostre richieste. Nel frattempo noi tuteliamo l'Umbria dai ricatti del Governo".
"Anche a livello nazionale le difficoltà dell'Umbria non sono isolate - ha concluso l'assessore all'Istruzione - Durante la Conferenza Stato-Regioni del 26 novembre è emerso che diverse amministrazioni non hanno ancora concluso il dimensionamento e attendono le decisioni del Tar e del Presidente della Repubblica. Per questo è stata richiesta una proroga al 31 dicembre, a fronte di tagli numericamente rilevanti che molte regioni devono ancora gestire".
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