Conferenza delle regioni(UNWEB)– Perugia,   – Nella sede della Conferenza delle Regioni a Roma si è svolto l'incontro con il vicepresidente esecutivo della Commissione europea e commissario europeo per la politica regionale e di coesione Raffaele Fitto sui temi della riforma della politica di coesione.

È stata l'occasione per fare il punto sulle risorse europee da destinare nella nuova programmazione 2028-2034.

La presidente della Regione Stefania Proietti ha rappresentato la posizione dell'Umbria per "la non riproposizione del modello Pnrr, con un ruolo più forte e incisivo delle Regioni nel rapporto con l'Europa, puntando ad ottenere più semplificazioni e quindi meno burocrazia, e soprattutto rendendo più strutturale la revisione del mid term".

In particolare, durante la riunione, la presidente Proietti insieme ai colleghi ha ricordato che le Regioni sono favorevoli a nuove proposte e riforme riguardanti la semplificazione e la flessibilità degli strumenti della politica di coesione, nel rispetto dei principi fondanti della sussidiarietà e del partenariato, a garanzia di una governance multilivello e del riconoscimento del ruolo istituzionale e strategico delle Regioni.

Nel corso dei lavori è stata espressa preoccupazione in merito al fatto che i Fondi della politica di coesione seguano il "metodo Pnrr", anche perché ciò aprirebbe a una centralizzazione dei fondi, e sono stati illustrati timori riguardanti la tempistica di attuazione. Il metodo deve garantire flessibilità e assicurare agilità decisionale per le amministrazioni regionali, e non un ulteriore accentramento dei processi o un allungamento dei tempi di approvazione e revisione.

Le Regioni hanno chiesto di poter decidere i target di propria competenza e declinare obiettivi e misure in coerenza con le specificità territoriali di ciascuno, in modo da rispondere ai reali fabbisogni, anche perché "la coesione ha l'obiettivo di ridurre i divari e di sostenere la competitività", in primis delle aree meno sviluppate.

Il tema delle risorse, secondo il commissario Fitto, è garantito, nel senso che la nuova impostazione del piano nazionale e regionale prevede "un importo complessivo di risorse che è esattamente la somma di quelle assegnate, tanto per la politica di coesione quanto per la politica agricola comune. C'è una nuova impostazione del bilancio e una nuova struttura, mentre il rischio che viene rappresentato di taglio delle risorse non è reale, poiché basta vedere l'entità di quelle assegnate sulla politica di coesione".

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