Leganord gruppoI consiglieri regionali della Lega Nord, Valerio Mancini ed Emanuele Fiorini esprimono preoccupazione per “la cancellazione di importanti voli Ryanair sull’aeroporto San Francesco di Assisi”. I due esponenti regionali del Carroccio puntano il dito “sull'immobilismo della Giunta Marini: avremo meno voli e più immigrati”, sottolineando come l’Aeroporto rappresenti “un fiore all’occhiello per l'Umbria, grazie anche al lavoro portato avanti in questi anni dai dipendenti e grazie alle tante professionalità umane”. Per “risalire la china”, secondo Mancini, ci sarebbe bisogno di far conoscere meglio le potenzialità dello scalo umbro.

(ASI) Perugia, - “A breve in Umbria ci saranno meno passeggeri e più immigrati”. Lo affermano i consiglieri regionali Valerio Mancini e Emanuele Fiorini (Lega Nord) dopo “la cancellazione di importanti voli Ryanair sull’aeroporto San Francesco di Assisi”. Gli esponenti umbri del Carroccio puntano il dito “sull'immobilismo della Giunta Marini di fronte alla notizia, appresa dagli organi di stampa e ribadita, nel corso di una audizione, in Seconda Commissione, per cui l’aeroporto San Francesco d’Assisi perderà circa 50mila passeggeri a causa dei tagli di importanti voli Ryanair”.

“Dopo la conferma che l’Alta velocità ferroviaria non passerà mai per l’Umbria – spiega Mancini - dopo la chiusura di importanti tratti dell’Fcu, ecco che arriva un’altra tegola per i nostri cittadini: il depotenziamento dell’Aeroporto”. Mancini ricorda che “ben due mesi fa” presentò “una proposta di risoluzione per questa infrastruttura, volta ad aprire un serio confronto tra Assemblea legislativa e Giunta, purtroppo però – rileva - siamo al totale immobilismo. Bisognava reagire con forza e tempestività, ma si sono invece persi mesi per discutere sulle nomine sanitarie. Tutto questo mentre il presidente Fagotti si dimetteva usando parole dure, indirizzate alla politica governativa della Regione: 'Tranquilli tutti – ha detto -, sto benissimo, al massimo mi sono rotto le scatole. Ecco, questa è l’unica malattia che ho'.

Questo basta e avanza per capire che aria tira”. Mancini non manca di sottolineare che “l’Aeroporto rappresenta un fiore all’occhiello per la nostra regione, grazie anche al lavoro portato avanti in questi anni dai dipendenti e grazie alle tante professionalità umane molte delle quali ancora inespresse. Ma per risalire la china c’è bisogno di far conoscere le potenzialità di questo scalo, e in primis agli Umbri”. “La soluzione – spiega Mancini -, come abbiamo illustrato anche al direttore dell'aeroporto, Farabbi e al direttore di Sviluppumbria, Agostini, in Commissione, potrebbe essere quella di istituire un team di esperti in marketing, interno all’organico della struttura, che promuovano lo scalo e le bellezze di cui dispone il territorio umbro. Bisogna ricercare operatori turistici globali e fargli conoscere le grandi potenzialità dell'Umbria. È necessario poi aprire il capitale sociale anche a soggetti privati e dare battaglia a Roma affinché i parlamentari umbri del Partito Democratico battano un colpo verso il Governo”.

“È importante ricordare – continua Mancini - che il Governo Renzi, a gennaio, ha aumentato l’addizionale comunale sui diritti d’imbarco dei passeggeri sugli aerei: passerà da 6,5 a 9 euro. Sembrerebbe un dettaglio, eppure si tratta di un dato preoccupante. Come ben ricostruisce il Corriere della Sera, per ogni dieci euro spesi nell'acquisto di un biglietto aereo italiano, quasi sette se ne vanno in tasse. Si dice che questi balzelli, che il Pd è maestro a generare, vadano a coprire la cassa integrazione di una ben nota compagnia aerea nazionale . Alla faccia della promozione del turismo”. Mancini si dice quindi preoccupato “da questa politica scellerata” perché, aggiunge, “in Umbria arriveranno meno passeggeri, e più immigrati, per la felicità delle solite cooperative, con una spesa di circa 16milioni di euro dei nostri soldi. A difendere il nostro aeroporto – conclude Mancini - non ci pensa nessuno. Anzi, ci pensa Renzi: inventando nuove tasse su scali e passeggeri”.