(ASI) Perugia – “Le missioni e le azioni che il sistema Umbria in tutte le sue articolazioni ha sviluppato in Cina in questi ultimi anni hanno prodotto importanti risultati anche sul piano dell’export, che ha registrato nel 2015 un incremento del 12 per cento.

Un risultato incoraggiante che è di sprone ad intensificare gli sforzi: la Regione Umbria è e sarà al fianco delle imprese che raccolgono questa sfida”. Lo ha affermato il vicepresidente della Giunta regionale con delega alla Competitività del sistema produttivo, Fabio Paparelli, intervenuto al workshop sull’interscambio tra imprese Umbria-Cina che, nell’ambito dei “China Days”, si è svolto questo pomeriggio al Castello di Solfagnano (Perugia). All’iniziativa hanno portato la testimonianza alcune delle importanti imprese umbre che operano in Cina come le Industrie Angelantoni (rappresentata dal presidente Gianluigi Angelantoni), Meccanotecnica Umbra (con il presidente Alberto Pacifici), l’Università dei Sapori (rappresentata dalla presidente Anna Rita Fioroni), Farchioni Group (con Livio Rotini), per il settore tessile la Lorena Antoniazzi (a rappresentarla Luca Mirabassi). Tra gli intervenuti anche il presidente di Confindustria Umbria Ernesto Cesaretti, il direttore della Cna Umbria Roberto Giannangeli, l’amministratore delegato di Agi-Agenzia giornalistica Italia, Alessandro Pica. Il responsabile commerciale dell’Ambasciata cinese Xu Xiaofeng ha manifestato interesse e disponibilità ad una collaborazione tra la Regione ed alcune Province cinesi finalizzata all’incremento degli scambi commerciali.
“La Cina – ha rilevato Paparelli – è una delle più grandi economie mondiali, con tassi di crescita sostenuti. Lo ha confermato oggi il presidente dell’Ice, Riccardo Maria Monti, sottolineando come l’attuale crescita del Pil, +6,9, è superiore in termini di valore assoluto a quella di qualche anno fa, per cui il lieve calo è solo fisiologico. Nei prossimi 10-15 anni si prevede che saranno 250.000.000 i benestanti cinesi, che fa così della Cina un mercato irrinunciabile per le nostre imprese”.
“L’export con la Cina, al netto delle produzioni dell’acciaio – ha detto – è cresciuto in valori assoluti da circa 53,6 milioni di euro del 2014 ad oltre 61 milioni di euro nel 2015. A trainare sono stati i prodotti del settore Prodotti alimentari, bevande e tabacco con un aumento del 22% e con valori che da circa 10,5 milioni di euro passano a poco meno di 13,5 milioni, e quelli del settore Prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori che incrementano di ben il 31% le esportazioni, con valori già interessanti nel 2014 di quasi 5,4 milioni di euro che crescono a circa 7,8 milioni nel 2015”.
“Rilevante – ha aggiunto Paparelli – è anche la variazione positiva del settore Legno e prodotti in legno, carta e stampa. L’incremento è del 29%, con valori di assoluto interesse: oltre 3,6 milioni nel 2014 fino a superare 5,1 milioni lo scorso anno. Molto interessante anche il dato relativo al settore Macchinari e apparecchi che registra un aumento percentuale di 9 punti, crescendo in un anno da 20,2 milioni a oltre 22,3 milioni”.
“La Regione Umbria – ha ricordato il vicepresidente - sta operando anche per intensificare gli sforzi per agevolare le aggregazioni di imprese e, dove possibile, tessere alleanze con partner cinesi. La Regione è anche impegnata ad impostare un rapporto strategico con i media cinesi per far conoscere meglio il nostro territorio, le sue produzioni di eccellenza, lo stile di vita, le città d’arte, gli eventi culturali. L’Umbria – ha concluso - deve puntare sempre più proprio su questi valori”.