13335643 483172205207192 2713120893046220334 n(ASI)Perugia – Offrire ai giovani una crescita e una formazione che guardi all'Europa: questo l’obiettivo che si prefigge l’Agenzia Umbria Ricerche (Aur) con i suoi progetti e questo è stato il tema principale dell’incontro “Europa e giovani: quali opportunità?”, che si è tenuto stamani, nella Biblioteca dell’AUR di Perugia.


All’incontro, che è servito anche a presentare tre pubblicazione edite da AUR nella serie Quaderni, che analizzano in maniera dettagliata le ricadute sul territorio e l'ampia adesione da parte dei giovani ai progetti realizzati nell’ambito del POR Umbria FSE 2007-2013 (Brain Back Umbria, A scuola d’Impresa, Eurodissée), nonché ad illustrate le nuove iniziative collegate al programma Garanzia Giovani, sono intervenuti il Commissario dell’AUR, Anna Ascani, che ha introdotto anche le relazioni dei referenti dei singoli progetti: Daniele Adanti, sul progetto "A Scuola d'Impresa", Valentina Bendini sul progetto "Brain Back Umbria", e a seguire, Riccardo Fanò Illic e Andrea Orlandi che hanno illustrato le nuove opportunità dei progetti "Eurodissée" e "Creativity Camp Umbria". I lavori sono stati conclusi con l’intervento del direttore regionale alla programmazione e affari internazionali ed europei, Lucio Caporizzi.
L’iniziativa – è stato detto in apertura dei lavori - vuole offrire uno sguardo generale sugli strumenti e sulle nuove misure a disposizione nel nuovo POR FSE e FESR 2014-2020 (gestiti direttamente dall’AUR), ma anche per rendere noti i risultati raggiunti sino a questo momento.
“Tutte le nuove opportunità – ha spiegato il commissario dell’Aur, Anna Ascani – sono state progettate tenendo conto e prendendo in esame gli esiti finali del Por Umbria FSE 2007-2013, i quali hanno registrato un’ampia partecipazione di giovani. Altro dato da tenere in considerazione – prosegue – e che mi sembra esplicativo della valenza di questi progetti, è quello relativo al tasso di occupazione dei ragazzi aderenti ai nostri programmi”.
Ad ulteriore conferma di ciò, e per dare rilievo a queste attività, l’Aur ha presentato tre pubblicazioni che rientrano nella serie Quaderni, che elaborano e analizzano le ricadute sul territorio di queste iniziative.
Riccardo Fanò Illic ha esposto il programma “Eurodyssée”, esperienza pilota che ha interessato solamente due regioni italiane, l’Umbria e la Valle d’Aosta e che ha coinvolto 110 giovani umbri, a fronte di una richiesta totale di 250 potenziali beneficiari. Allo stesso tempo, l’iniziativa è stata aperta anche a ragazzi di altre regioni d’Europa che hanno potuto rafforzare le loro abilità professionali e linguistiche, lavorando presso aziende umbre che hanno potuto ottenere importanti vantaggi in termini di internazionalizzazione”.
– Daniele Adanti, responsabile di “A Scuola d’impresa” ha, invece, evidenziato come per tre annualità, a partire dall’anno scolastico 2012-2013, siano stati coinvolti ben 36 istituti di scuola superiore umbri, per un totale di 650 studenti. Il nostro obiettivo era quello di sviluppare l’imprenditorialità tra i giovani, considerandolo un elemento chiave per la competitività – ha detto - Inoltre, si è cercato di incoraggiare una cultura d’impresa europea”.
Infine, l’AUR ha raggiunto ottimi risultati anche attraverso “Brain Back Umbria”, progetto che, come specificato dal commissario Ascani, risulta “innovativo e più volte menzionato a livello nazionale ed europeo come buona prassi”.
Curata da Valentina Bedini, l’iniziativa si prefigge di far fronte al problema dei cervelli in fuga: in tre anni si è puntato non tanto sul rientro fisico delle persone, ma sulla non dispersione di competenze, capacità ed idee degli umbri all’estero, riuscendo a coinvolgere circa 50 ricercatori umbri emigrati.
Inoltre, Brain Back ha portato all’organizzazione di 3 business visit che hanno visto come protagonisti una trentina di professionisti della nostra regione che lavorano all’estero in vari settori come l’agroalimentare, il turismo, il tessile ed oltre 150 imprese. Con questo progetto si è costruito anche un network che comprende più di 1.400 professionisti umbri all’estero.