DSC 1249 ComuneAfas(ASI) Perugia. E’ stato sottoscritto questa mattina il protocollo d’intesa tra Comune ed Anas per la rimozione dei rifiuti abbandonati lungo le strade statali di competenza dell’azienda e ricadenti nel territorio di Perugia.
A firmare l’atto sono stati il Sindaco Andrea Romizi, e, per ANAS Spa, Guido Perosino, Dirigente responsabile per i Rapporti con i Ministeri e gli Enti territoriali e Raffaele Celia, capo Compartimento per l’Umbria.
Presenti all’incontro anche il vice sindaco Barelli ed il dirigente Piro.

Il protocollo si è reso necessario al fine di promuovere un’azione congiunta e condivida tra le parti negli ambiti di rispettiva competenza.
Gli obiettivi che il protocollo mira a raggiungere sono sostanzialmente tre.
Innanzitutto rendere gli interventi di rimozione dei rifiuti puntuali, tempestivi ed efficaci, anche in termini di sicurezza.
Inoltre arginare il fenomeno dilagante degli abbandoni indiscriminati lungo le strade grazie all’ausilio della videosorveglianza.
Infine garantire il corretto stato di pulizia e di decoro degli svincoli principali di accesso alla città.
A questo proposito il protocollo prevede (art. 3) che il Comune assuma (come previsto dalla normativa nazionale) l’obbligo di espletare il servizio di rimozione e smaltimento dei rifiuti abbandonati lungo la rete stradale di competenza di Anas ricadente nel territorio perugino per mezzo di un operatore economico (attualmente Gest), entro cinque giorni dalla segnalazione da parte di Anas. Ove dovesse trattarsi di intervento con potenziali pericoli per la sicurezza stradale o degli operatori, Anas assicurerà la necessaria assistenza.
Al fine di aumentare la vigilanza ed il controllo (art. 5) si prevede che il Comune, d’accordo con Anas, potrà individuare postazioni, lungo le strade in oggetto, ove installare telecamere. Queste ultime saranno fornite e messe in opera da Anas e potranno essere inserite nel circuito di sorveglianza, già esistente, del Comune.
I costi per il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti saranno ripartiti al 50% tra Anas ed Comune fino ad un tetto massimo di spesa per ciascuno di 20mila euro l’anno. La durata del protocollo è annuale.
L’accordo rientra nel programma #stradepulite, recentemente avviato da Anas sul territorio nazionale in cooperazione con gli enti locali.
Aprendo l’incontro il sindaco Andrea Romizi ha parlato di un documento di grande importanza perché rappresenta uno dei primi casi in Italia in cui si prova a disciplinare una situazione critica, come è quella connessa all’indiscriminato abbandono dei rifiuti lungo le strade. “Dal punto di vista sociale e dei rapporti tra Enti compiamo oggi un grande passo in avanti rispetto al passato, in quanto, invece di procedere al classico “rimpallo” di responsabilità, Comune ed Anas hanno deciso insieme di collaborare fattivamente per raggiungere un risultato condiviso”. L’obiettivo – conclude il sindaco – è di mettere mano in modo risolutivo ed immediato ad una situazione non sempre decorosa lungo le strade.
Il dott. Perosino ha confermato che questo tipo di protocolli rispondono a tre esigenze. In primis Anas vede nella collaborazione con gli Enti una modalità di sviluppo dei propri servizi ed un modo per prestare attenzione a chi fornisce servizi insieme all’azienda.
La seconda esigenza riguarda la lotta all’abbandono dei rifiuti: l’obiettivo è porre un freno alle strade sporche, perché ciò garantisce maggiore sicurezza, consente una manutenzione più semplice e contribuisce allo sviluppo turistico del paese.
Infine il protocollo (terza esigenza) mette fine ad un’antica diatriba Comuni-Anas su chi debba fare cosa; finora le specifiche competenze non erano chiarissime: con l’accordo si pone fine all’impasse, lavorando insieme per raggiungere obiettivi comuni.
L’Ing. Celia ha sottolineato come le strade siano, in qualche modo, lo specchio della civiltà dell’uomo; è altrettanto vero, però, che tenere una strada in stato di degrado, spesso, incoraggia gli atteggiamenti incivili. L’obiettivo del protocollo, pertanto, è anche quello di favorire gli atteggiamenti virtuosi.
Anche Celia ha ribadito che la normativa attualmente vigente non è chiara in termini di attribuzione delle competenze tra Anas e Comuni (Cds e codice ambientale). Si è deciso, dunque, di superare questo problema con uno specifico protocollo, la cui redazione e stipula è stata facilitata dall’interlocuzione reciproca.
“Credo che ora avremo a disposizione uno strumento operativo che ci consentirà di stabilire con chiarezza le rispettive competenze, sì da raggiungere gli obiettivi prefissati”.
In questo progetto, per cui Anas si è già attivata, è fondamentale la prevenzione; per questo è prevista l’installazione di telecamere di controllo che consentiranno alla sala operativa dell’Azienda di monitorare la situazione, segnalando gli eventuali comportamenti illegittimi.
Occorre ricordare infatti che gli operatori Anas hanno poteri di polizia stradale e possono elevare sanzioni (ex art. 15 cds) in caso di flagranza. L’ubicazione delle telecamere, in ogni caso, non è stata ancora deciso, perché sarà oggetto di una valutazione congiunta insieme al comune di Perugia.