(UNWEB) Perugia - La gestione di tutte le procedure per l’acquisto dei moduli abitativi provvisori da destinare a cittadini le cui abitazioni sono state rese inagibili a causa del terremoto è esclusivamente in capo al Dipartimento nazionale di Protezione civile. Il prototipo di casetta è stato realizzato dal Cns, Consorzio nazionale servizi, che è risultato il primo aggiudicatario della gara d’appalto indetta da Consip ben due anni fa, per conto del Dipartimento della Protezione civile, cui ha fatto seguito un accordo quadro tra il Consorzio e lo stesso Dipartimento per la fornitura, il trasporto e il montaggio di soluzioni abitative in emergenza. In tale procedura la Regione Umbria non ha avuto alcun ruolo, né diretto né indiretto, né in fase di gara né successivamente agli eventi sismici. È quanto si precisa in una nota di Palazzo Donini.


“Considero ‘orribile’ sul piano politico – afferma la presidente della Regione, Catiuscia Marini - che dei consiglieri regionali, anziché occuparsi delle questioni relative all’assistenza alle popolazioni che sono state coinvolte da un così doloroso evento e delle modalità di avvio immediato della fase di ricostruzione, in cui siamo impegnati come Regione con il coinvolgimento diretto dei Comuni, del Governo, e dell’ufficio del Commissario straordinario per la ricostruzione, vogliano fare solo una ‘bugiarda’ speculazione politica, insinuando sospetti, gettando così fango su chi è in prima linea impegnato ad occuparsi dei bisogni della nostra gente”.
“È nostro irrinunciabile compito – prosegue la presidente - assicurare rigore, trasparenza e correttezza amministrativa di tutte le procedure e le fasi relative sia all’assistenza alle popolazioni, sia alla ricostruzione post sisma. È questa la ferma volontà del Governo, a partire dal Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, del Dipartimento di Protezione Civile, del Commissario Errani e di noi Presidenti delle Regioni che opereremo in tal senso con i poteri che ci saranno attribuiti in qualità di vice commissari. È di questo che ci occupiamo, e mi occupo in prima persona, e cioè – conclude la presidente - di essere il più vicino possibile alle persone colpite, sia in quanto privati cittadini, sia in quanto operatori economici, e lascio la sterile polemica politica a chi, evidentemente, non ha altro da fare”.