PerugiaCesenaamiche(UNWEB) Perugia. C’è di nuovo il pubblico al Curi per il vernissage di stagione del  Perugia col Cesena. Non numeroso, viste le norme a anti covid. Ma comunque caloroso. Alvini schiera  il 3/4/1/2 con Kouan dietro le due punte Melchiorri e Carretta.

In mezzo al campo Burrai con compiti più offensivi e di contrasto ai portatori di palla avversari, Vanbaleghem in posizione di mediano davanti alla difesa quando attacca il Cesena. Sugli esterni Lisi, che si mette in luce con cross da sinistra e imbeccate per le punte e intraprendenza nel tiro da fuori. Dalla sua parte spesso si sgancia a sostegno anche Dell’Orco, che segna il gol del vantaggio su incornata da corner. Il Perugia cerca con applicazione costante di mettere in atto le direttive di Alvini: aggressività sui portatori di palla avversari, intensità della manovra, giocate possibilmente di prima. I meccanismi non sono ovviamente ancora fluidi alla perfezione, ma l’idea di gioco del Grifo si intravvede con una certa chiarezza, almeno finché resta in campi la formazione iniziale. A inizio ripresa, dentro Murano per Melchiorri, Sgarbi per Dell’Orco e Gyabuaa per Kouan. Poco dopo il quarto d’ora entrano anche Di Noia, Sounas, Bianchimano  Righetti per  Vanbaleghem, Burrai, Falzerano e Carretta. E,mio, Manneh per Lisi e Angori per Angella e infine il portiere Moro per ChichiZola.  schema di base presta il 3/4/1/2, anche se in certi frangenti di possesso palla i due mediani di centrocampo Di Noia e Sounas restano più dietro rispetto a Righetti e Lisi (poi Manneh) che si spingono più avanti sulle fasce, in un abbozzo di 4/2/3/1.  Il Perugia, anche nel tourbillon di sostituzioni, cerca sempre aggressività e manovra. Gli avanti producono a sprazzi begli scambi. Su uno di questi nasce il rigore con cui Murano trova il raddoppio. Alla fine il Grifo fa una discreta figura, evidenziando una costante propensione a giocare secondo i dettami del suo allenatore. L’inizio è incoraggiante, anche se ora  si attendono test più probanti e rinforzi dal mercato, perché la serie B è un campionato assai difficile. Quest’anno ancora di più.

Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia