(UNWEB) Belém (Brasile) – Tre su tre. La Sir Sicoma Monini Perugia entra definitivamente nella storia del volley internazionale conquistando il terzo Mondiale per Club in tre partecipazioni. Un’impresa straordinaria, costruita con continuità, forza mentale e una qualità di gioco che ha lasciato il segno in un torneo dal livello tecnico più alto rispetto alle edizioni precedenti.
Dopo aver dominato la fase a gironi con tre vittorie su tre e il primo posto nella Pool B, la squadra di Angelo Lorenzetti ha travolto in semifinale i campioni in carica del Sada Cruzeiro con un netto 3-0. Nella finalissima, i Block Devils hanno completato l’opera superando ancora una volta l’Osaka Bluteon, già battuto al tie-break nella fase preliminare, imponendosi questa volta con un autoritario 3-0 (25-20, 25-21, 29-27).
Una finale da grande squadra
Perugia parte fortissimo, imponendo ritmo e intensità fin dai primi scambi. Il muro di Solè e lo slash di Semeniuk accendono l’avvio, mentre Ben Tara e Plotnytskyi firmano gli allunghi decisivi del primo set. I giapponesi provano a rimanere agganciati, ma la Sir mantiene sempre il controllo e chiude 25-20.
Nel secondo parziale i Block Devils continuano a spingere: Giannelli trova un ace pesantissimo, Semeniuk colpisce in pipe e Colaci illumina la seconda linea con difese spettacolari. Il 25-21 vale il doppio vantaggio.
Il terzo set è una battaglia. Osaka tenta il tutto per tutto, vola sul +4 e prova a riaprire la partita. Perugia però non molla: Plotnytskyi firma l’ace del rientro, Semeniuk e Ben Tara tengono viva la speranza, Solè piazza un muro pesantissimo e si arriva ai vantaggi. Qui emerge la personalità dei campioni: la Sir annulla quattro set point ai giapponesi e chiude con il colpo di prima intenzione del suo capitano, Simone Giannelli, che mette a terra l’ultimo pallone del Mondiale.
Giannelli MVP, Ben Tara trascinatore: Perugia domina anche nei premi individuali
Il trionfo bianconero è certificato anche dal “dream team” del torneo, ricco di giocatori della Sir. Protagonisti assoluti:
- Simone Giannelli, eletto MVP del Mondiale e miglior palleggiatore
- Wassim Ben Tara, top scorer della finale con 16 punti e due muri
- Agustin Loser e Sebastian Solè, coppia di centrali dominante
- Kamil Semeniuk, decisivo nei momenti chiave
Una squadra completa, solida, capace di esprimere un volley moderno e aggressivo, ma anche di soffrire e reagire quando la partita si complica.
Un Mondiale dal livello altissimo
L’edizione 2025 del Mondiale per Club è stata la più competitiva degli ultimi anni, grazie alla nuova formula a otto squadre che ha alzato il livello tecnico e reso il torneo più imprevedibile. Perugia ha saputo imporsi con autorità, mostrando una continuità impressionante e una capacità di gestione dei momenti chiave da squadra matura.
La lunga trasferta in Brasile si chiude nel migliore dei modi anche per i tifosi bianconeri presenti a Bélem: un gruppo di sostenitori arrivati grazie al contest “Viaggia con la squadra”, riservato agli abbonati stagionali, che hanno potuto vivere da vicino un trionfo storico.
Il tabellino
OSAKA BLUTEON: Brizard 2, Nishida 14, Peng 8, Larry 10, Tomita 2, Lopez 10, Yamamoto (L), Nishiyama, Kai 5. 4. N.E: Nakamoto, Kunihiro, Nakamura, Yamauchi, Nishikawa, Koutaro, Tarumi Yuga, Kotaro (lib), Bagunas.
All: Tuomas Sammelvuo, vice: Shirasawa/Shimizu/Ya
SIR SICOMA MONINI PERUGIA: Giannelli 4, Ben Tara 16, Loser 9, Solè 5, Plotnytskyi 6, Semeniuk 14, Colaci (libero), Dzavoronok 10, Russo. N.E: Argilagos, Ishikawa, Cvanciger, Crosato, Gaggini (lib).
All. Angelo Lorenzetti, vice all. Massimiliano Giaccardi.
OSAKA: b.s. 17, ace 1, ric. pos. 48%, ric. prf. 33%, att. 58%, 4 muri.
PERUGIA: b.s. 12, ace 3, ric. pos. 37%, ric. prf. 23% att. 55%, 9 muri.
Perugia nella storia
Con questo successo, la Sir Sicoma Monini Perugia consolida il proprio status di potenza mondiale del volley. Tre Mondiali per Club in tre partecipazioni non sono solo un record: sono la testimonianza di un progetto solido, di una squadra costruita con intelligenza e di un gruppo che ha saputo trasformare ambizione e talento in risultati concreti.
Un’altra pagina di storia è stata scritta. E Perugia, ancora una volta, è sul tetto del mondo.
