PgAscoli003(ASI) Tutta colpa del Perugia, con anche il solito intervento della scarogna. L'Ascoli poco fa, tranne che presentarsi diligentemente chiusa con tutti gli uomini dietro la linea della palla e ripartire per le folate di Cacia. Nel primo tempo il Perugia fa la partita, ma non concretizza.

Arrivata alla tre quarti, la squadra di Bisoli evidenzia i limiti che le sono congeniti nel trovare varchi, verticalità e cattiveria nelle conclusioni. In verità, a spiegare almeno in parte questi problemi, oggi c'è ancora la mancanza di una punta centrale di ruolo. Così, quando Aguirre ha sui piedi l'occasione del possibile vantaggio, deve tirare da destra col sinistro, e la spara sul portiere. Però il Perugia due punte ce le ha in panchina, ancorché con sulle gambe non più di mezz'ora, visti gli infortuni recenti. Bianchi e Ardemagni, Bisoli ha pianificato di metterli dentro, almeno il primo, nella ripresa. Ma il fattore "m" scombina i piani proprio all'ultimo minuto del primo tempo, quando Rosati esce di testa e rinvia proprio in un punto dove si trova Jankto, che non ci pensa due volte e infila dalla tre quarti a porta vuota. La ripresa, insomma, si mette in salita. Il Perugia perde le misure e, per ammissione dello stesso Bisoli, cerca improbabili soluzioni individuali. Per di più, su un'altra dormita della difesa, becca anche il raddoppio marchigiano e allora si fa buio pesto. Gli ingressi di Bianchi per un insufficiente Della Rocca (nel primo tempo neutralizzato quasi ad uomo da Addae) e di Milos per uno Spinazzola cui si riacutizza un vecchio dolore, non cambiano le cose. Neppure Fabinho, che al 24' subentra a Zapata, riesce a ripetere il miracolo di Lanciano, anche se vivacizza in qualche modo l'attacco biancorosso, presentandosi subito con una conclusione pericolosa. Così, la partita si trascina senza sussulti verso lo 0-2 finale ed è anzi l'Ascoli a sfiorare il 3-0 in contropiede ben due volte con Cacia. Dunque, doccia fredda per il Grifo, la zona play off si allontana, anche se resta a tiro. Ma, insieme al recupero dei tanti infortunati, serviranno nel rush finale una continuità e una capacità di proporre gioco tra le mura amiche, che finora il Perugia ha fatto vedere poco e a sprazzi. Ma chissà, le cose potrebbero davvero cambiare con la rosa al completo. Bisoli andrà valutato con tutti gli uomini a disposizione prima di prendere decisioni per il futuro.
Daniele Orlandi – Agenzia Stampa Italia