IMG 0300(UMWEB) – Perugia – “Quella di Nera Montoro è un’area industriale che rappresenta un’eccellenza umbra da valorizzare, composta da aziende all’avanguardia che hanno investito, per prime, sui temi della sostenibilità nei settori green e della chimica verde, arrivando ad occupare complessivamente oltre mille addetti”. Lo ha sottolineato il vicepresidente della Giunta regionale e assessore allo Sviluppo economico, Fabio Paparelli, intervenendo questa mattina all’incontro che si è svolto tra le aziende localizzate nel sito produttivo di Nera Montoro e le istituzioni regionali e locali, con l’obiettivo di favorire un confronto sul futuro dell’importante area produttiva ternana.

All’incontro, che si è svolto nella sala riunioni di Genera Spa, hanno partecipato, oltre al vicepresidente Paparelli, il sindaco di Narni Francesco De Rebotti e, tra gli altri, i rappresentanti di Alcantara spa A&A, Genera Spa, Covestro Spa, Costruzioni Giovannini Paolo, Gubbiotti Moreno srl, Cogefin srl e Smart Group.

Il vicepresidente Paparelli ha ribadito l’impegno della Regione: “Vogliamo favorire ulteriormente la competitività delle imprese e di questo sito produttivo – ha detto – mettendo in campo tutte le azioni necessarie a potenziare la rete viaria e le infrastrutture, anche nel quadro del percorso di Area di crisi complessa e di riconversione e riqualificazione industriale. Un percorso – ha rilevato - fermo alle iniziative del precedente Governo, nonostante le ripetute sollecitazioni della Regione ed i silenzi assordanti del Sindaco di Terni”.

“Il territorio ternano-narnese è da un anno in attesa di risposte concrete – ha aggiunto Paparelli - dal neo ministro allo sviluppo economico Di Maio e dai Ministeri dell’Ambiente, delle Infrastrutture e Trasporti e dell’Istruzione e Università, sulla base dell’Accordo di programma relativo all’Area di Crisi Complessa Terni Narni, grazie al quale è stato possibile attrarre nuovi investimenti e stimolare nuova occupazione, ma che necessita anche di azioni rivolte all’aumento della competitività dei fattori di localizzazione”.