Presenti alla cerimonia gli assessori Edi Cicchi e Leonardo Varasano, Franco Papetti (Associazione Fiumani Italiani nel Mondo), Giovanni Stelli (Società di Studi Fiumani) e Raffaella Rinaldi (Comitato 10 Febbraio)
(UNWEB) Perugia. Nell’ambito del programma di iniziative del Comune di Perugia per il Giorno del ricordo, celebrato il 10 febbraio in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata, si è svolta oggi, venerdì 18 febbraio, l’intitolazione di una via di Perugia, in zona Sant’Erminio, a Norma Cossetto, giovane studentessa istriana imprigionata da partigiani slavi, seviziata, violentata e gettata nella Foiba di Villa Surani nel 1943.
Alla cerimonia promossa dall’amministrazione comunale hanno partecipato l’assessore ai servizi civici e presidente della commissione toponomastica Edi Cicchi, l’assessore alla cultura Leonardo Varasano, il presidente dell’Associazione Fiumani Italiani nel Mondo Franco Papetti, il presidente della Società di Studi Fiumani Giovanni Stelli, le giornaliste e scrittrici triestine Rosanna Turcinovich e Rossana Poletti e la coordinatrice del Comitato 10 Febbraio Raffaella Rinaldi. Presenti anche i consiglieri comunali Mencaglia, Mattioni e Befani e l’assessore Luca Merli.
“Avevo preso un impegno a intitolare una via a Norma Cossetto celebrando il Giorno del Ricordo al parco Vittime delle foibe l’anno scorso – ha detto Edi Cicchi – e siamo così arrivati a questo pomeriggio importante, per cui ringrazio l’assessore Varasano, ma anche il vice presidente della commissione toponomastica, Paolo Befani, e gli altri componenti della commissione che hanno ritenuto giusto tributare un riconoscimento a una donna che è stata vittima di violenza inaudita e infoibata in giovanissima età. Una figura femminile – ha continuato Cicchi – che avrebbe potuto ancora dare tanto. C’è anche un aspetto legato alle pari opportunità: siamo felici di cogliere l’occasione per intitolare una via a una donna, contribuendo, così, a quella toponomastica femminile che su scala nazionale è ancora poco sviluppata”.
Varasano ha rivolto un ringraziamento particolare a Rinaldi, Stelli e Papetti “con cui da anni organizziamo queste iniziative”. “Non si usa più mettere una dicitura di accompagnamento alle intestazioni delle vie – ha continuato l’assessore – ma, se ne dovessi scegliere una, sarebbe ‘medaglia d’oro al merito civile’. E’ il riconoscimento con cui la studentessa istriana è stata insignita nel 2005 dal Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, che nella motivazione parlò di luminosa testimonianza di coraggio e di amor patrio”. Varasano ha anche ricordato che a Norma Cossetto dopo la guerra fu concessa una laurea honoris causa su proposta del rettore dell’Università di Padova Concetto Marchesi. “La vicenda di Cossetto – ha ancora detto l’assessore alla cultura – contiene una storia del confine orientale, la tragedia delle foibe e dell’esodo giuliano dalmata, ed è simbolo di una violenza che contiene, per dirla con Claudio Magris, quattro tipi di odio: politico, di classe, della memoria ed etnico. Oggi facciamo quanto si è fatto in tante altre città del Paese per contribuire a una operazione di memoria, ricordando che la storia non è una clava, non si usa contro qualcuno, ma è ricostruzione dei fatti, di un grande libro a cui le pagine sono state strappate”.
Papetti ha ringraziato il Comune di Perugia per la sensibilità dimostrata dedicando spazio al Giorno del ricordo e ha notato che “Perugia da oggi diventa l’unica città d’Italia ad avere, oltre a un parco intitolato alle vittime delle foibe, anche una via intitolata a Norma Cossetto”. Secondo il professore Stelli, “onoriamo questa martire per onorare tutte le vittime della repressione jugoslava”. “Oggi – ha concluso Rinaldi – siamo alle porte della Giornata della donna. Storie come quella di Cossetto devono far riflettere ricordandoci anche che le donne sono le prime vittime delle guerre. Inoltre, la commissione toponomastica del Comune di Perugia ha votato all’unanimità questa intitolazione: è il segno tangibile di una mentalità che cambia e diventa istituzionale”.