coronavirusi2907(UNWEB) In Umbria, quando sembrava che l'emergenza Covid -19 fosse sotto controllo, all'improvviso un 'fuoco incrociato' del virus sta concentrando la mira sulla nostra regione. Una sorta di intervento esterno che sembra voglia punire e mettere sotto scacco gli umbri. Colpire proprio quei cittadini che nella prima fase della pandemia sono stati molto bravi nel rispettare tutti i protocolli sanitari anti-covid.

Il campanello d'allarme è rappresentato dal nuovo fenomeno chiamato: Covid di ritorno. Tutto è iniziato con i 25 tunisini, sbarcati in Sicilia senza permesso di soggiorno e controlli sanatori preventivi in Tunisia Poi,collocati per la quarantena in una struttura di Gualdo Cattaneo, da qui alcuni molti dei quali fuggliti. Tra le altre cose, collocati nella nostra regione senza prima sentire il parere del sindaco della cittadina umbra.

Poi, si segnala la positività riscontrata in alcuni turisti belgi che stanno facendo la quarantena nella media valle del Tevere. Infine, bisognerà tenere sotto controllo le badanti che ritornano da: Romania, Bulgaria ed Ucraina, Paesi già attenzionati con un' ordinanza che dispone la quarantena per i cittadini che negli ultimi 14 giorni abbiano soggiornato in Romania e Bulgaria. Questa misura è già vigente per tutti i Paesi extra Eu ed extra Schengen. Gli umbri si chiedono come verrà arginato  questo nuovo fenomeno? Possiamo stare sicuri dal Covid di ritorno? Siamo fiduciosi sulla tenuta del nostro sistema sanitario. Ma occorrerà fare molta, ma molta attenzione tenere la guardia alta. Lo dimostra anche la notizia di questi minuti: il Parlamento ha prorogato lo stato di emergenza fino al 15 ottobre 2020. Ache se a guardare bene la situazione ci si accorge che,  da una lato, agli umbri ed a tutti gli italiani si pretende il rigoroso rispetto dei protocolli sanitari. Proprio per evitare il pericolo di un'ondata di ritorno del Covid 19, abbiamo prolungato lo stato d'emergenza. Dall'altro lato, però permettiamo una migrazione massiccia e non controllata sotto tutti i punti di vista e non facciamo controlli a tutte le persone  provenienti dai quei Paesi dove i contagi sono in crescita, ma anche dalla situazione è dormiente. Per evitare il ritorno del virus chiediamo che , anche in Umbria, vengano effettuati, come da tempo indica il Prof. Crisanti, controlli a tappeto.

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