cozzari(UNWEB) – Perugia,  – A distanza di otto anni dalla sua scomparsa, sono più che mai vivi il ricordo e la testimonianza di Giulio Cozzari, politico umbro di lungo corso, per due mandati presidente della Provincia di Perugia.

Lo ha dimostrato la sala del Consiglio provinciale gremita di amici, colleghi e dipendenti dell’Ente che giovedì pomeriggio hanno assistito alla presentazione del volume “Giulio Cozzari. Al servizio della comunità tra politica e fede”.

Pubblicato da Morlacchi Editore e curato da Pasquale Guerra, il libro si avvale del contributo di dodici personalità, tra amici, collaboratori ed estimatori, che ricostruiscono al contempo il ritratto dell’indimenticato esponente politico umbro e di una stagione complessa, ricca di fermenti e di forti tensioni.

Obiettivo del libro – ha spiegato Gianpiero Bocci, tra i dodici autori del volume – è non solo ricordare una figura bella, ma anche un percorso di responsabilità nelle istituzioni”.

A firmare il testo sono lo stesso Bocci, Pierluigi Castellani, mons. Mario Ceccobelli, Agostino Cetorelli, Pasquale Guerra, Pier Luigi Neri, Nicodemo Oliverio, Giancarlo Pellegrini, Fausto Sciurpa, Alberto Stramaccioni, Maurizio Terzetti e Mario Tosti.

Attraverso i loro interventi viene ricostruita l’immagine dell’uomo, la sua formazione politica e la sua salda fede religiosa. “Mettendo in evidenza – come affermato da Guerra - le qualità e le capacità di un politico che ha saputo con abilità e destrezza guidare un’Amministrazione pubblica rimanendo sempre al servizio della comunità e adoperandosi con ogni sforzo per il raggiungimento di quegli obiettivi di cui si era fatto promotore”.

E’ straordinario vedere come la figura di Cozzari sia ancora letteralmente viva – ha dichiarato visibilmente commossa la presidente della Provincia di Perugia Stefania Proietti nel salutare la folta platea -. Egli aveva sapienza politica e lungimiranza. Questo Ente ha bisogno di tornare alla grandezza istituzionale e politica dell’epoca e il nostro impegno attuale è orientato a questo obiettivo”.

Il volume, come ricordato da Nicodemo Oliverio, segue quelli dedicati a Luciano Moretti e Carlo Liviantoni, “tre amici che hanno costruito la storia del cattolicesimo democratico umbro, mattone dopo mattone”. “Cozzari – ha proseguito Oliverio – rappresenta un pezzo di storia della regione e del paese. Fa parte di una classe dirigente che ha saputo amare il proprio territorio e la propria gente. Ha agito sempre con onestà e competenza, attento alla qualità e non solo alla quantità dei processi amministrativi. Faceva politica non in nome, ma a causa della fede”.

E’ stato il cattolico più intransigente, prima di tutto con se stesso, coerente fino in fondo – è stato il ricordo tracciato da Bocci -: un cattolico vero senza reticenze, nelle convinzioni e nei comportamenti. Rivendicò sempre la distinzione fra quello che apparteneva alla fede e quello che riguardava l’impegno pubblico, ma non rinunciò mai a farsi guidare dalla sua coscienza religiosa”.

Una vita in politica e per la politica al servizio della polis – queste le parole di don Fausto Sciurpa -; un impegno onorato con dignità e convinzione. Le radici cristiane hanno alimentato il suo universo spirituale e culturale senza scadere in ideologia totalizzante e integralista. Il suo esempio ci sprona a ragionare e operare entro orizzonti più ampi”.

Per Bianca Maria Tagliaferri, dalle mille qualità e talenti Cozzari è stato un uomo di grande fermezza, rispettato e apprezzato anche dagli avversari, senza nemici perché aveva idee che avevano le basi su valori etici irrinunciabili.

L’ultimo intervento è stato quello del figlio Mauro, che ha sottolineato come il pensiero del padre sia estremamente attuale e contemporaneo.


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