a682587a ec9f 4c2d a8ed 0d75c0afbdddLe idee della categoria per la gestione sostenibile del patrimonio boschivo umbro. Al convegno i massimi esperti del settore

(UNWEB) Perugia,  "Rafforziamo la politica proattiva della gestione del patrimonio boschivo, che non significa sfruttamento ma sostenibilità". Così il segretario generale della Uila Umbria, Daniele Marcaccioli, aprendo il convegno "ForestAzione e Green deal", svoltosi questa mattina al Barton Park.

Ad intervenire Davide Pettenella, professore presso l'Università di Padova. l'assessore regionale alle Politiche agricole, Roberto Morroni, il dottor Raffaele Corvi di Umbraflor, Louis Montagnoli come dirigente di A.Fo.R. e Carlo Saveri, Tenente Colonnello Comandante Gruppo Carabinieri Forestale Perugia. A concludere Gabriele De Gasperis.

Marcaccioli ha sottolineato come "l'interconnessione tra energie rinnovabili, lavoro forestale, politiche ambientali, territoriali, di filiera, gestione dei boschi demaniali e privati, deve diventare patrimonio di interesse comune per la collettività, con i benefici tra pubblico e privato". Illustrato come in Umbria, le foreste ricoprano il 45 per cento del territorio regionale, superando la superficie dedicata alle attività agricole. "Il tutto non per gestione forestale pianificata, ma per lo spopolamento delle aree interne rurali e del conseguente abbandono delle terre prima utilizzate a pascoli e attività agricole. Si stanno realizzando le condizioni per passare dunque da un 'atteggiamento pigro' ad uno proattivo".

Per farlo, Marcaccioli ha formalizzato le richieste della Uila: "Un piano di rimboschimento mirato con specie arboree che meglio possono adattarsi ai cambiamenti climatici; la costruzione di laghetti in quota, per trattenere le acque piovane ad uso irriguo e non solo. La predisposizione di cantieri di lavoro per una manutenzione programmata del bosco, prevenzione verso incendi e dissesti. Sinergie maggiori con le aziende che si occupano del taglio degli alberi a ridosso delle linee elettriche, al fine di rendere complementari le necessita di tutela del bosco con quelle della manutenzione degli impianti. Una formazione verso il capitale umano volta all'utilizzo di nuove tecnologie digitali e meccaniche al passo con i tempi. Corsi di formazione coinvolgendo enti formativi pubblici ed in

collaborazione con enti bilaterali, rafforzando il rapporto con gli istituiti tecnici agrari e professionali, con le università per dare opportunità a giovani e neolaureati. Si potrebbe, per i settori anche di pertinenza diversa da quelli della Uila, proporre progetti per l'utilizzo del materiale derivante dagli scarti di lavorazione in linea con le linee guida del Masaf.

E perché no, progettare la manutenzione di percorsi pedonali e aree di sosta

per l'utilizzo del bosco a scopi ricreativi, sportivi e di benessere". Quindi massima sinergia anche con le associazioni del trekking e sentieristiche, con l'obiettivo di valorizzare i sentieri.  

"Le foreste stanno subendo cambiamenti significativi in positivo e in negativo - ha detto il professor Pettenella – e hanno avuto negli ultimi anni la possibilità di essere condizionati da eventi dannosi che vanno governati. Serve gestire il territorio forestale per proteggerlo, valorizzandolo anche dagli stimoli per la bioeconomia. Proteggere gestendo".

L'intervento dell'assessore Morroni: "Per una Regione come la nostra si tratta quelli legati alla forestazione sono temi rilevanti. È un aspetto che sentiamo e che caratterizza il nostro brand. È anche una risorsa per uno sviluppo sempre più sostenibile verso quello che è il tema che caratterizzerà lo sviluppo del nostro Paese. L'Umbria, nel corso degli anni, ha messo in campo azioni importanti come la riorganizzazione dell'Afor, potenziata a livello di organico. Abbiamo rinnovato il contratto integrativo regionale per creare un contesto idoneo".

Il segretario nazionale De Gasperis: "Momento necessario, questo approfondimento odierno, di cui abbiamo l'urgenza. Le attività dei forestali non è socialmente utile ma una sfida verso il futuro. Le domande aperte verso la sostenibilità fanno riferimento alle attività della forestazione. Anche far fronte ai cambiamenti climatici è una delle missioni centrali della forestazione. La forestazione deve dunque essere al centro di un progetto di resilienza e sostenibilità per il nostro Paese".


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